Sostenibilità e innovazione digitale al servizio dell’aviazione del Paese. Così Enav, nel suo quarto Sustainability day, ha voluto parlare di quanto fatto e delineare una roadmap futura in termini di riduzione delle emissioni, inclusione e diversità
Il settore dell’aviazione accelera nella corsa alla decarbonizzazione. Il tema è stato al centro della quarta edizione del Sustainability day, organizzata da Enav per porre al centro delle strategie industriali la sostenibilità, attraverso un modello di sviluppo che punta su innovazione, digitalizzazione e investimenti sul capitale umano. Dopo i saluti della presidente della società, Francesca Isgrò, sono intervenuti anche il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, il presidente dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (Icao), Salvatore Sciacchitano, e l’amministratore delegato del gruppo Enav, Paolo Simioni.
È il momento della responsabilità
“Tutti gli elementi che contribuiscono a fare di un’azienda un’organizzazione sostenibile devono essere tenuti insieme dalla responsabilità delle scelte; una buona governance è alla base del successo delle politiche anche di sostenibilità”, ha detto Francesca Isgrò, aggiungendo che “le aziende sono responsabili di fronte ai mercati, alla legge, e sempre più, alle persone e all’opinione pubblica; hanno quindi bisogno di un corpus di regole capace di dar vita a comportamenti virtuosi”. Alle sue parole hanno fatto eco quelle dell’ad Simioni, secondo cui “le nuove piattaforme e sistemi di gestione dello Spazio e del traffico aereo garantiranno traiettorie di volo sempre più efficienti, che consentiranno al sistema-Italia di aumentare la propria capacità produttiva, alle compagnie di consumare minori quantità di carburante a beneficio dell’ambiente e dei costi, nonché minori tempi di volo ai passeggeri”.
L’obiettivo è la decarbonizzazione
Nel suo intervento, il ministro Giovannini ha ribadito invece la centralità della decarbonizzazione per il settore del trasporto aereo: “Abbiamo bisogno di favorire e accelerare questo processo, sapendo che la riduzione del 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030 è un traguardo possibile; il Mims farà la sua parte, mantenendo uno stretto confronto con tutti gli stakeholder del settore”. In merito alla ripresa dei dati del traffico aereo post pandemia si è espresso invece il presidente Sciacchitano, facendo il punto delle misure implementate da Icao per sostenere la resilienza dell’intero comparto.
La strategia di Enav
Secondo le sue previsioni, Enav dovrebbe raggiungere la carbon neutrality entro il 2022, un risultato che includerà l’abbattimento di circa il 70% delle emissioni dirette e indirette, compensando poi la restante parte con progetti di tutela ambientale in Africa e Asia. L’impegno profuso sul fronte della sostenibilità ha consentito fino ad ora alla società di ridurre le emissioni legate al carburante consumato dai propri mezzi, ma questo non è il punto di arrivo, e la strada verso il green è ancora lunga. A dimostrare che si sta andando nella giusta direzione, la strategia di abbattimento delle emissioni del gruppo è stata validata dalla Science based target initiative, l’iniziativa internazionale nata dalla collaborazione tra il Carbon disclosure project, il Global compact delle Nazioni Unite, il World resources institute e il World wide fund for nature. Il gruppo è diventato il primo nel settore aeroportuale italiano a ottenere questo riconoscimento. L’azione della società, inoltre, non si è limitata alla riduzione delle emissioni di CO2, ma ha previsto anche la sostituzione della flotta aziendale con macchine elettriche, ibride e plug-in, e la riduzione dell’utilizzo di plastica monouso nelle sedi del gruppo, fino a circa 4,6 tonnellate in meno rispetto al passato.
Non solo sostenibilità
Nel quadro delle iniziative “social”, l’aver ottenuto la certificazione ISO 37001, lo standard internazionale che regola il sistema di gestione per la prevenzione della corruzione, e il rafforzamento dei presidi interni in materia, hanno confermato l’impegno di Enav nel voler raggiungere alti livelli etici nella gestione del business. Inoltre, nell’ottica di integrare le tematiche ambientali, sociali e di governance in campo finanziario (indici Esg) all’interno del gruppo, così come sancito espressamente dal Codice di corporate governance, l’impegno messo in campo dalla società le ha consentito di mantenere gli impegni presi nel Piano di sostenibilità 2018-2020, oltre che fissarne di nuovi fino al 2023. Inoltre, con il suo piano d’azione la società prosegue nell’accrescimento di una cultura aziendale volta all’inclusione, al rispetto dell’altro e delle diversità, elementi che contribuiscono al successo sociale e di business di ogni organizzazione.