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La promozione in Serie A non basta al Cav. Monza va al centrosinistra

Nel comune lombardo Paolo Pilotto batte l’azzurro Dario Allevi, sindaco uscente. Per Berlusconi una sconfitta nelle urne dopo la vittoria sul campo. Ecco tutte le volte che il leader di Forza Italia ha legato calcio e politica

A Silvio Berlusconi non è bastato metterci la faccia. Il centrosinistra gli ha strappato Monza ai ballottaggi per le Comunali 2022. Dopo la storica promozione in A della squadra di calcio del capoluogo brianzolo, l’ex presidente del Consiglio non è riuscito a fare l’en plein con una vittoria elettorale confermando l’uscente azzurro Dario Allevi. Recuperando circa 7 punti si svantaggio in due settimane, l’ha spuntata il candidato del centrosinistra, Paolo Pilotto. Una sconfitta che brucia, visto che il leader azzurro aveva voluto chiudere la campagna elettorale di questo secondo turno proprio a Monza con un comizio dei suoi, come ricorda l’Adnkronos.

In passato, Sky Sport ha raccontato come molti affari di mercato di Berlusconi, all’epoca presidente del Milan, hanno coinciso con le tornate elettorali.

Il primo colpo “elettorale” risale al 1993, anno in cui ha deciso di scendere in campo. Il Milan compra il francese Marcel Desailly e Berlusconi nel 1994 vince le elezioni e diventa presidente del Consiglio. L’anno dopo tocca a Roberto Baggio (18 miliardi) e George Weah (11 miliardi). Ma politicamente non basta: alle elezioni del 1996, dopo la crisi del suo governo, perderà con Romano Prodi. Nel 2001 Berlusconi acquista in campagna elettorale Manuel Rui Costa: vince le politiche e in estate in rossonero arrivano il portoghese, Filippo Inzaghi e Andrea Pirlo. Nel 2002 è tempo di amministrative: il Milan acquista il fenomeno brasiliano Rivaldo ma Berlusconi viene sconfitto di nuovo da Prodi alle politiche.

Soltanto un mese dopo il voto finisce la storia d’amore tra il Milan e Andrij Shevchenko, ceduto al Chelsea. Nel 2008 si torna alle urne per le politiche: Berlusconi vince e Ronaldinho arriva a Milano in estate con un’accoglienza da re. Richiesto nel gennaio 2009 dal City, Kakà rimane a Milano per volontà dello stesso Berlusconi; poi, dopo le elezioni europee di giugno, la cessione al Real Madrid. Infine, l’acquisto di Mario Balotelli nel 2013. Con la grande coincidenza: la sera del 24 febbraio, giornata del voto nazionale, si giocava a San Siro il derby tra Inter e Milan.

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