Skip to main content

Colombia al voto. Candidati, programmi e previsioni

Revisione dei trattati commerciali e delle politiche migratorie, sussidi e tasse sono alcuni dei temi nei programmi di governo dei due candidati alla presidenza. Gli ultimi sondaggi danno in vantaggio Rodolfo Hernandez, candidato indipendente alla guida del movimento di destra Lega dei governatori anticorruzione rispetto a Gustavo Petro della coalizione di sinistra Pacto Historico

Tutto pronto per il ballottaggio delle elezioni presidenziali in Colombia domenica 19 giugno. La campagna elettorale dei due candidati che si sfideranno per la guida del Paese sudamericano è stata chiusa ed è già partito il voto dei colombiani residenti all’estero.

Gustavo Petro, candidato della coalizione di sinistra Pacto Historico, e Rodolfo Hernandez, candidato indipendente alla guida del movimento Lega dei governatori anticorruzione, non hanno partecipato a comizi pubblici e si sono limitati all’uso dei social per invitare i colombiani a votare.

Petro, arrivato primo al primo turno, ha postato un video rivolto a madri, giovani, ambientalisti, uomini d’affari, anziani, contadini, invisibili e a tutti coloro “che vogliono porre fine alla corruzione che ci fa precipitare nella miseria”.

Invece Hernandez ha lanciato il suo ultimo appello con un video, in cui si rivolge ai funzionari pubblici, che hanno fatto parte del suo discorso anticorruzione: “Tutti i funzionari, indipendentemente dai partiti di provenienza, se lavorano bene e aggiungono valore resteranno al loro posto. Non si può rimuovere nessuno che aggiunge valore […] A tutti i dipendenti pubblici che lavorano per gli interessi dei colombiani: state calmi, ciò che funziona non cambia”.

Uno degli ultimi sondaggi, pubblicato il 10 giugno, conferma il vantaggio di un punto percentuale del candidato Hernandez su Petro. Il sondaggio di Invamer per BLU Radio, Noticias Caracol e il quotidiano El Espectador, dà il 48,2% al candidato Hernandez, mentre Petro riceve il 47,2%. Gli indecisi sarebbero il 2,2%.

Sui programmi di governo la scelta è varia: l’imprenditore Hernandez riesce a conquistare l’elettorato delle grandi città e grandi capitali, nel centro e nell’est della Colombia. Offre una pensione garantita per chi non ha raggiunto i requisiti base del sistema pensionistico, ma anche un piano nazionale per le abitazioni nelle aree rurali e sussidi per gli studenti che vivono lontani dei centri universitari. Le sue idee sono liberali: vuole l’esenzione dal pagamento dei tributi per le imprese giovani e l’utilizzo di fondi pubblici per finanziare l’iscrizione dei giovani colombiani alle università private.

Petro, invece, è più protezionista-nazionalista e propone la revisione dei trattati di libero commercio e il rafforzamento della protezione dell’industria manifatturiera nazionale per salvaguardarla dalla competitività dei prodotti provenienti da Africa e Asia. Spera nella ripresa dei rapporti con il regime di Nicolás Maduro in Venezuela e vuole rivedere la politica di migranti venezuelani.

Tutto però è ancora da decidere. Un’analisi dell’emittente Cnn ricorda che le schede bianche e gli indecisi hanno storicamente giocato un ruolo decisivo nelle elezioni colombiane. Il politologo Santiago Silva sostiene che gli indecisi rappresentano tra il 2% e il 4% mentre le schede bianche fino al 5%: “Per essere sinceri, gli ultimi risultati dei sondaggi presentano una situazione chiusura tra i due candidati, che è molto difficile dire con certezza verso quale direzione potrebbe beneficiare un aumento della partecipazione o una riduzione degli indecisi”.

Paola Montilla, direttore della Scuola di governo e politiche pubbliche dell’Università Externado di Bogotá considera che si barcolla nel buio. I sondaggi sono stati fatti a inizio giugno e non tengono conto dell’effetto che possono avere avuto i video manipolati di membri del team di Petro ideando strategie poco pulite per vincere queste elezioni.



×

Iscriviti alla newsletter