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Ecco il documento degli 007 sui putiniani d’Italia

“Non esiste un Grande Fratello, una Spectre in Italia: nessuno vuole investigare sulle opinioni delle persone”, ha dichiarato Gabrielli. Ecco il documento integrale, in cui non c’è una lista di nomi

“Non esiste un Grande Fratello, una Spectre in Italia: nessuno vuole investigare sulle opinioni delle persone”. Così il sottosegretario Franco Gabrielli, Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, in una conferenza stampa convocata da Palazzo Chigi, in merito al bollettino sulla disinformazione russa desecretato oggi. Si tratta, ha continuato, di “attività di ricognizione di fonte aperte, non ha nulla a che vedere con attività di penetrazione informativa. Non ha nulla che possa essere identificato con la schedatura, il dossieraggio”.

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“Si riesumano”, ha detto in merito alle accuse di dossieraggio, ”tempi e circostanze che ci eravamo lasciati alle spalle”. Il documento, in cui non c’è una lista di nomi, “è arrivato nelle mani dei giornalisti non perché sceso dal cielo, è stato editato il 3 giugno, le stesse tempistiche fanno pensare che ci sia stata una mano solerte”, ha aggiunto. Il nominativo di Vito Petrocelli, ex presidente della commissioni Esteri del Senato,  “non compare in nessun tipo di investigazione” così  come non compaiono “in nessun tipo di investigazione i nominativi che sono stati fatti” dal Corriere della Sera e “che sono presenti in questo bollettino”, ha aggiunto Gabrielli. Tra i nominativi c’era anche quello del professor Alessandro Orsini.

Ma tra gli italiani citati nel documento ci sono: Alberto Fazolo, che ha creato un “nesso di consequenzialità tra l’elevato numero di decessi dei giornalisti e la presenza su quel territorio (l’Ucraina, ndr) di formazioni para-militari di matrice neonazista (come il battaglione Azov)”; Francesca Totolo, firma del Primato nazionale, che ha rilanciato una campagna mediatica contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky con riferimento al suo patrimonio; il freelance Giorgio Bianchi, “con finalità di propaganda filorussa”; l’eurodeputata Francesca Donato, segnalata su Russia Today come “colei che ha votato contro l’invio di armi in Ucraina”.

Il Bollettino sulla disinformazione “compendia l’attività di uno specifico tavolo creato nel 2019, coordinato dal Dis, e e al quale partecipano, oltre ad Aise e Aisi, l’Ufficio del Consigliere militare del Presidente del Consiglio, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, i ministeri dell’Interno e della Difesa. Di recente è stato esteso al Dipartimento dell’Informazione e dell’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Mise, all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e all’Agcom”, ha spiegato Gabrielli nella nota con cui ha annunciato la declassificazione del bollettino “visto il perdurare di una campagna diffamatoria circa una presunta attività di dossieraggio”.

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