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Il nuovo piano di Biden per l’America latina. E quello di Maduro…

Il presidente degli Stati Uniti ha svelato la strategia di alleanza economica con la regione latinoamericana durante il Summit delle Americhe a Los Angeles. L’obiettivo è frenare l’influenza cinese nel continente, mentre il leader del regime venezuelano vola in Turchia e Algeria

Cambia il vento in America latina. A differenza dell’amministrazione di Donald Trump, il presidente americano Joe Biden è convinto che stringere i legami con i Paesi latinoamericani sia la strategia vincente per fermare l’influenza della Cina nella regione.

Durante il Summit a Los Angeles, il capo della Casa Bianca ha annunciato la nuova proposta di partnership economica con i vicini. Biden ha cercato di rassicurare i presidenti e capi di Stato riuniti all’evento, confermando l’impegno della sua amministrazione in America latina.

“Dobbiamo investire per assicurarci che il nostro commercio sia sostenibile e responsabile nella creazione di catene di approvvigionamento più resilienti, più sicure e più sostenibili”, ha spiegato durante la cerimonia di apertura del summit.

Biden tenta un ravvicinamento con i Paesi dell’America Latina per proporsi come un’alternativa alla Cina, presentando gli Usa come epicentro di investimenti e possibili nuovi accordi commerciali.

Il piano, intitolato “Americas Partnership for Economic Prosperity”, è ancora da scrivere ma spera di presentare una proposta di sgravio tariffario per gli alleati che condividono principi e obiettivi con gli Stati Uniti. I negoziati per la firma di questi nuovi accordi dovrebbero partire quest’autunno.

Per Biden, la strategia propone un nuovo approccio innovativo e integrato con responsabilità condivisa in tutto l’emisfero. “Il piano degli Stati Uniti propone anche di rivitalizzare la Banca interamericana di sviluppo e creare posti di lavoro nel settore dell’energia pulita – spiega l’agenzia Reuters -. Tuttavia, l’amministrazione sembrava muoversi con cautela, consapevole del fatto che un’iniziativa che promuove l’occupazione all’estero potrebbe essere respinta dal protezionismo degli Stati Uniti”.

Secondo gli Usa, la miglior formula per frenare l’influenza cinese in America latina è garantire l’impegno americano nella crescita economica della regione. Un’analisi di Reuters, con dati commerciali delle Nazioni Unite dal 2015 al 2021, evidenzia come la Cina ha superato gli Usa come partner commerciale in America Latina.

Il vertice è stato limitato a circa 21 rappresentanti, si legge sull’agenzia Reuters, dopo che Biden ha escluso Cuba, Venezuela e Nicaragua, spingendo il presidente messicano Andrés Manuel Lopez Obrador e molti altri leader a prendere le distanze dalle proteste di alcuni Paesi. Anche i presidenti del Guatemala e dell’Honduras, i due Paesi da cui arriva il maggior numero di migranti negli Stati Uniti, sono rimasti a casa.

Intanto,  Nicolás Maduro non si è fermato. Il leader del regime venezuelano è volato in Turchia per vedere l’alleato Recep Tayyip Erdogan, fresco di incontro con il ministro russo Sergej Lavrov.

Caracas e Ankara hanno firmato una serie di nuovi accordi. “Abbiamo appena firmato tre nuovi importanti accordi nel campo del turismo, dell’agricoltura, della sfera finanziaria e monetaria”, ha detto Maduro, celebrando l’arrivo di nuovi investimenti turchi nell’economia venezuelana.

L’emittente statale turco Trt ha raccontato dell’incontro tra Maduro ed Erdogan, spiegando i lavori per migliorare la cooperazione a livello bilaterale oltre che di affari regionali e globali. In seguito, Maduro è stato accolto in Algeria dal presidente Abdelmadjid Tebboune.



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