Sei progetti vincitori, 27 quelli candidati. È stato assegnato il Premio “Leads”, riconoscimento istituito dall’Associazione Donne Leader in Sanità, ideato da Sara Vinciguerra, per promuovere le best practice che favoriscono la leadership femminile in sanità
C’è ancora tanto da fare in Italia, ma non solo, per assegnare alle donne il ruolo che meritano, ma il percorso, fortunatamente, è iniziato. Ed è proprio in questa direzione che va il Premio “Leads”, il riconoscimento istituito dall’Associazione Donne Leader in Sanità, ideato da Sara Vinciguerra, segretaria del premio e membro del consiglio direttivo Leads, per promuovere le best practice che favoriscono la leadership femminile in sanità.
La consegna dei premi si è tenuta presso l’auditorium “Cosimo Piccinno” del ministero della Salute e ha visto 27 progetti candidati. Sei i vincitori delle 3 categorie (aziendale, associazioni, enti pubblici e privati accreditati) e due menzioni speciali decretate dalla giuria del Premio, presieduta da Beatrice Lorenzin accanto a figure che hanno ricoperto il ruolo di ministre della Salute o che operano nel settore dell’associazionismo come Renato Balduzzi, Carolina Gianardi, Lella Golfo, Maurizia Iachino, Paola Mascaro, Alessia Mosca, Maurizio Sacconi, Livia Turco.
“In Italia, come in molti altri Paesi, resta ancora molto da fare per assegnare alle donne il ruolo che meritano”, ha dichiarato in apertura Patrizia Ravaioli, presidente dell’Associazione Donne Leader in Sanità. “Basti pensare che i Direttori Generali donne sono solo il 18% e l’80% degli incarichi di leadership è occupato da uomini. L’Associazione Donne Leader in Sanità e il Premio Leads vogliono valorizzare gli enti pubblici e/o privati che hanno promosso la carriera e l’accesso delle donne agli incarichi dirigenziali attraverso politiche e buone pratiche di successo e riproducibili”.
Tra i progetti premiati: UCB Pharma S.p.A. nella categoria impresa per aver adottato una politica di assunzioni orientata all’equità retributiva e alla flessibilità e autonomia nell’organizzazione e nella gestione del lavoro; Women in Surgery nella categoria associazioni per l’efficacia dei percorsi di mentorship nel sostenere l’avanzamento della carriera delle giovani laureande e specializzande in chirurgia. Tra le Aziende sanitarie pubbliche e private sono state premiate la Fondazione Policlinico Agostino Gemelli, la ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, la Fondazione IRCCS Carlo Besta di Milano, e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Pisa per i diversi programmi di formazione a supporto dello sviluppo professionale e manageriale e per gli interventi volti a favorire l’assunzione da parte delle donne di incarichi di maggior complessità (per i dettagli dei progetti vedi sotto).
“Siamo orgogliose di questa prima edizione del premio che ha visto candidati 27 progetti di cui 8 per la categoria enti pubblici, 9 per quella relativa alle associazioni e 10 per le aziende private”, ha dichiarato Sara Vinciguerra, segretaria del Premio Leads. “Questi dati ci dicono che c’è ancora tanto da fare, ma oggi 20 giugno è una festa: quella dell’Italia più bella, che nonostante i difficili anni in corso, non ha rinunciato a promuovere e farsi testimone dei valori della parità di genere nel pubblico, nel privato e nella società civile”.
“Oggi festeggiamo le donne leader in sanità, ma in realtà ci sono sempre state”, ha aggiunto Giovanni Leonardi, segretario generale del ministero Della Salute. “Il mio pensiero va a colei che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale, Tina Anselmi: la prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica Italiana, che ha tracciato il cammino che oggi noi stiamo percorrendo”.
A consegnare i Premi a fianco di Patrizia Ravaioli, Tiziana Coccoluto, capo di gabinetto del ministro della Salute e Beatrice Lorenzin.