È partito con successo alla volta dello spazio il satellite Ses-22, commissionato da Ses e realizzato da Thales Alenia Space, il cui obiettivo sarà trasferire i servizi dello spettro in banda C per fare spazio al nuovo 5G entro la fine del prossimo anno, operazione che si inserisce nel piano statunitense di implementazione delle comunicazioni iper-veloci
Negli Stati Uniti la banda C fa spazio al 5G. Thales Alenia Space (Tas), joint venture tra Thales 67% e Leonardo 33%, ha annunciato insieme a Ses, azienda lussemburghese fornitrice di reti spaziali e terrestri di telecomunicazioni, che il satellite Ses-22 è partito con successo da Cape Canaveral (Florida) alla volta dell’orbita, grazie al razzo Falcon 9 di SpaceX. Il Ses-22 è il primo dei satelliti in banda C di Ses destinato a liberare i 300 MHz inferiori di questo spettro. Si occuperà di fornire Tv e radio a milioni di cittadini statunitensi, nonché servizi critici di trasmissione dei dati. La sonda è il settimo satellite di Ses lanciato da Space X nell’ultimo decennio e si prepara a diventare operativo già da quest’estate, presumibilmente dall’inizio di agosto. Il lancio di Ses-22 va inquadrato nel più ampio programma della Federal communications commission (Fcc), l’agenzia governativa Usa che si occupa di comunicazioni, che mira appunto a liberare una porzione di spettro in banda C per permettere così agli operatori di reti mobili di distribuire servizi 5G in tutto il Paese entro la fine del 2023. Con la diffusione del 5G si è infatti reso sempre più necessario per gli operatori wireless degli Usa l’accesso a parte della banda C per continuare a erogare i propri servizi.
Una collaborazione di lunga data
“Il lancio di Ses-22, insieme ai prossimi lanci di satelliti in banda C previsti per quest’anno, ci permetterà di continuare a fornire i servizi di alta qualità a cui i nostri clienti sono stati abituati negli ultimi decenni, liberando al contempo lo spettro che consentirà agli Stati Uniti di sbloccare rapidamente il promesso 5G”. Così ha commentato il ceo di Ses, Steve Collar, il successo del lancio. “Questo risultato riflette la forza e la comprovata esperienza in orbita della nostra piattaforma Spacebus 4000 B2, unita alla nostra capacità di consegnare tempestivamente e rapidamente Ses-22, due elementi-chiave che hanno portato alla decisione di Ses di lavorare con noi per sostituire la sua attuale flotta in banda C”, ha spiegato il presidente e ceo di Thales Alenia Space, Hervé Derrey, sottolineando anche che quella instaurata con Ses è una collaborazione di lunga data, tant’è che il contratto per la costruzione del Ses-22 (e del Ses-23) è stato siglato nell’estate 2020.
Tra banda C e 5G
Gli operatori satellitari statunitensi hanno utilizzato per decenni la banda C per permettere la fornitura di diversi servizi, da quelli televisivi a quelli radiofonici fino ai servizi critici di trasmissione dati. Il punto di svolta è arrivato insieme al 5G e alla nuova conseguente necessità espressa dagli operatori wireless di accedere a parte della banda C per fornire i propri servizi 5G. Pertanto, in risposta al progetto implementato da Fcc, i diversi operatori satellitari -quali la stessa Ses- sono tenuti a trasferire i propri servizi dai 300 MHz ai 200 MHz dello spettro in banda C per fare spazio al 5G e poter così fornire contemporaneamente i diversi servizi. Sono cinque i satelliti che Ses vuole mettere in orbita durante il 2022 per rispettare la scadenza, consentendo in questo modo la trasmissione della televisione digitale a quasi 120 milioni di case e per fornire servizi di dati critici. A collaborare a questa impresa, insieme a Tas, ci sono la Boeing company e Northrop Grumman che forniranno a loro volta altri satelliti a Ses. Thales Alenia Space, dopo aver completato i lavori su Ses-22, potrà ora dedicarsi all’ultimare la costruzione di Ses-23, iniziata a metà del 2021. Si tratta di un satellite di riserva a terra che garantirà la resilienza del piano di transizione.
(Immagine: Thales Alenia Space)