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Eppur si muove. Il risveglio dell’Omc visto da Pennisi

Da Ginevra arriva un colpo: alla fine della settimana scorsa si è conclusa con un successo ben superiore alle aspettative la dodicesima conferenza ministeriale dell’Organizzazione del Commercio con risultati positivi su una serie di importanti iniziative. Il commento di Giuseppe Pennisi

Mentre tutti parlano e scrivono di fine della globalizzazione e dell’integrazione economica internazionale (unica eccezione: un beve saggio di Alberto Mingardi pubblicato su Il Foglio del 6 giugno), da Ginevra arriva un colpo: alla fine della settimana scorsa si è conclusa con un successo ben superiore alle aspettative la dodicesima conferenza ministeriale dell’Organizzazione del Commercio (Omc) con risultati positivi su una serie di importanti iniziative. La Conferenza è durata dal 12 al 17 giugno, sarebbe dovuta durare uno o due giorni ma si è constatato che una trattativa serrata avrebbe portato a risultati concreti.

I negoziati (24 ore su 24) tra le delegazioni hanno prodotto il pacchetto di Ginevra, che contiene una serie di decisioni senza precedenti sulle sovvenzioni alla pesca, la risposta dell’Omc alle emergenze, compresa una deroga a determinati requisiti relativi alle licenze obbligatorie per i vaccini Covid-19, la sicurezza alimentare e l’agricoltura e la riforma dell’Omc.

“Il pacchetto di accordi che avete raggiunto farà la differenza nella vita delle persone in tutto il mondo. I risultati dimostrano che l’Omc è, di fatto, in grado di rispondere alle emergenze del nostro tempo”, ha dichiarato il direttore generale dell’Omc Ngozi Okonjo-Iweala. “Mostrano al mondo che i membri dell’Omc possono riunirsi, al di là delle linee di separazione geopolitiche, per affrontare i problemi dei beni comuni globali e per rafforzare e rinvigorire questa istituzione. Ci danno motivo di sperare che la concorrenza strategica possa esistere insieme alla crescente cooperazione strategica”.

La dg Okonjo-Iweala ha espresso la sua convinzione che “il commercio è parte della soluzione alle crisi del nostro tempo” e ha osservato che l’Omc “può e deve fare di più per aiutare il mondo a rispondere alla pandemia, affrontare le sfide ambientali e promuovere una maggiore inclusione socio-economica”.

Il pacchetto adottato dai membri comprende: un documento final, un pacchetto sulla risposta dell’Omc alle emergenze, comprendente: una dichiarazione ministeriale sulla risposta alle emergenze alimentari, una decisione ministeriale sulle esenzioni per gli acquisti alimentari del Programma alimentare mondiale dai divieti o dalle restrizioni all’esportazione, una dichiarazione ministeriale sulla risposta dell’Omc alla pandemia di Covid-19 e sulla preparazione alle pandemie future e una decisione ministeriale sull’accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio, una decisione sulla moratoria e sul programma di lavoro per il commercio elettronico e un accordo sulle sovvenzioni alla pesca.

Inoltre, i ministri hanno adottato due decisioni, sul programma di lavoro sulle piccole economie e sulle denunce di non violazione e situazione e una dichiarazione sanitaria e fitosanitaria per rispondere sfide nel settore. Riconoscendo “l’importanza vitale dell’agricoltura”, Okonjo-Iweala ha osservato che le differenze su alcune questioni, tra cui la detenzione pubblica di scorte a fini di sicurezza alimentare, il sostegno interno, il cotone e l’accesso al mercato “significano che non siamo riusciti a raggiungere un consenso su una nuova tabella di marcia per il lavoro futuro”. Tuttavia, ha aggiunto, “i membri hanno trovato un rinnovato senso di scopo: sono determinati a mantenerlo sulla base dei mandati esistenti, al fine di raggiungere risultati positivi alla Conferenza ministeriale”.

Riconoscendo “l’importanza vitale dell’agricoltura”, Okonjo-Iweala ha osservato che le differenze su alcune questioni, tra cui la detenzione pubblica di scorte a fini di sicurezza alimentare, il sostegno interno, il cotone e l’accesso al mercato “significano che non siamo riusciti a raggiungere un consenso su una nuova tabella di marcia per il lavoro futuro”. Tuttavia, ha aggiunto, “i membri hanno trovato un rinnovato senso di scopo: sono determinati a mantenerlo sulla base dei mandati esistenti, al fine di raggiungere risultati positivi simili a quelli di questa Conferenza ministeriale”. Tutta la documentazione è disponibile sul sito della World Trade Organization.

Non è questa la sede per un’analisi tecnica dei risultati che, ci auguriamo, verrà presentata dal ministero dello Sviluppo Economico e dall’Agenzia Ice, anche organizzando appositi seminari. Preme sottolineare che l’integrazione economica internazionale delle merci e dei servizi sta prendendo una nuova guisa che merita di essere seguita con attenzione.


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