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Cosa c’è dietro il caos aerei in Europa e Stati Uniti

Traffico aereo in tilt sia in Europa sia negli Stati Uniti. Tra le cause di questo collasso che investe la stagione dei viaggi ci sono motivazioni contingenti, ma anche strutturali. Ecco quali

C’è caos nei cieli e negli aeroporti degli Stati Uniti ed Europa. La linea Deutsche Lufthansa prepara un’altra ondata di cancellazioni di voli a causa della carenza di personale all’inizio della stagione delle vacanze estive.

Secondo l’agenzia Bloomberg, Lufthansa, che è la più grande compagnia aerea europea, ha già cancellato un totale di 3.100 voli il mese scorso, e si prepara a eliminare circa un quinto delle partenze dai suoi hub di Francoforte e Monaco: “L’industria aeronautica europea ha subito colli di bottiglia senza precedenti e lunghe code per il check-in negli aeroporti da Heathrow a Bruxelles a Dusseldorf. British Airways in precedenza ha cancellato migliaia di voli in mezzo a una crisi di personale”.

L’obiettivo di queste cancellazioni, secondo un portavoce di Lufthansa, sarà fornire un piano di volo stabile. Il numero esatto di voli che resteranno a terra non è stato ancora determinato. Tra le cause, secondo i sindacati, ci sono le retribuzioni ridotte e le condizioni di lavoro poco attraenti, che hanno scoraggiato le nuove assunzioni. Il presidente di Lufthansa, Karl-Ludwig Kley, ha ammesso di trovarsi di fronte ai peggiori problemi di tutta la sua carriera.

Anche la compagnia aerea British Airways prevede la sospensione di circa 1500 voli dal Regno Unito quest’estate, e solo la metà di questi erano programmati a luglio. Il sito EuroNews Travel pronostica che gli aeroporti di Heathrow e Gatwick saranno i più colpiti, con lo stop di due terzi dei voli.

Non è diversa la situazione del traffico aereo negli Stati Uniti. Il fine settimana lungo del 4 luglio, festa dell’Indipendenza, le linee aeree non sono riuscite a coprire la grande richiesta e ci sono state 1400 cancellazioni (circa il 2% dei voli totali nazionali, secondo FlightAware) e 17.000 ritardi.

Tra le cause di questo collasso c’è la riduzione del personale imposta dalle compagnie all’inizio della pandemia Covid-19. C’è stato un taglio significativo di piloti, controllori dello spazio aereo, fornitori del servizio di catering e di combustibile.

Pete Buttigieg, segretario dei Trasporti americano, ha criticato le linee aeree, che hanno ricevuto migliaia di milioni di dollari da parte del governo federale per contenere la crisi durante la crisi sanitaria. I licenziamenti di massa non erano necessari, proprio per evitare questi disagi al momento della ripartenza.



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