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Forze armate e leadership in un mondo che cambia. Cosa si è detto al Casd

L’ammiraglio di divisione Giacinto Ottaviani, presidente del Centro Alti Studi per la Difesa, ha introdotto il seminario evidenziando l’importanza di comprendere e affrontare nel modo giusto un mondo nuovo governato da dinamiche in cui essenzialmente non vi è sempre un rapporto causa/effetto, ma un continuo confronto con nuovi scenari “intrinsecamente non prevedibili”

Nei giorni scorsi, presso il Centro Alti Studi per la Difesa (Casd), si è svolto il “Seminario a favore dei Senior Leaders delle Forze Armate” allo scopo di offrire alla leadership militare di livello apicale un momento di condivisione, aggiornamento e confronto su tematiche di elevato interesse strategico.

L’ammiraglio di divisione Giacinto Ottaviani, presidente del Casd, nel suo indirizzo di benvenuto ha evidenziato come la Difesa italiana, coerentemente con la Nato, ponga l’accento sull’importanza di come la leadership debba affrontare un mondo nuovo governato da dinamiche in cui essenzialmente non vi è sempre un rapporto causa/effetto, ma un continuo confronto con nuovi scenari “intrinsecamente non prevedibili”. In tal senso, il Casd da vari decenni è “un polo formativo aperto anche al mondo esterno” e oggi lo è ancor di più nella sua nuova veste di Scuola superiore a ordinamento speciale, con un’offerta formativa post laurea che prevede l’erogazione di master e dottorati di ricerca.

Uno dei core business del Casd, ha sottolineato l’ammiraglio Ottaviani, è la formazione della leadership e in questa nuova configurazione si enfatizzano sempre più le cosiddette soft skills, quelle competenze di un leader che afferiscono alla parte caratteriale, alla dimensione sociale e all’interazione personale (gestione dello stress, delle emozioni, eccetera).

I lavori del Seminario sono stati aperti da un breve intervento dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo di stato maggiore della Difesa, che ha sottolineato l’importanza di condividere le tematiche del seminario – di grossa portata e interesse strategico – e muoversi in maniera sincrona con approccio interforze e inter-agency, moltiplicando lo sforzo di ciascuna forza armata sia in ambito nazionale, nel confronto con gli altri dicasteri e in ambito internazionale.

Il seminario, moderato dal professor Michele Colajanni dell’Università di Bologna, è stato strutturato su cinque sessioni con relatori di primissimo piano quali l’ambasciatore Francesco Maria Talò, rappresentante permanente d’Italia presso la Nato, e rappresentati apicali della Difesa, del mondo accademico e della ricerca.

L’evento ha segnato un importante momento di discussione su specifici temi che rappresentano importanti sfide da vincere, investendo sul futuro, sul cambiamento e sull’innovazione, ma anche sulla continua formazione e sull’aggiornamento, con particolare riferimento alla leadership. Nello specifico, i  macro argomenti trattati dalle singole sessioni sono: quadro geostrategico globale, approccio della Difesa alle operazioni multi-dominio, media tra informazione, disinformazione e propaganda, l’impatto delle emerging disruptive technologies sulla Difesa, nuovi modelli organizzativi delle organizzazioni complesse.

A conclusione la presentazione dell’ingegner Fabrizio Rosina, Ceo & Chief Technology Officer di 7Layers, in cui è stata evidenziata la strategia aziendale adottata che ha portato l’azienda a diventare una delle Società di più rapida crescita in Europa e leader italiano nelle attività di cybersecurity.

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