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Vi racconto la nuova Fondazione Politecnico di Milano negli Usa. Parla il rettore Resta

“Con questo progetto guardiamo oltre oceano, nella convinzione che formazione e ricerca si misurino su un piano globale”. Il rettore del Politecnico di Milano prof. Ferruccio Resta racconta a Formiche.net la nascita di FPM.US-Fellows of Politecnico di Milano Usa, la Fondazione Politecnico di Milano negli Usa

Formazione, ricerca e internazionalizzazione. Sono questi i pilastri su cui si fonda la nuova Fondazione di diritto americano FPM.US-Fellows of Politecnico di Milano Usa annunciata pochi giorni fa dall’ateneo italiano. L’obiettivo? Consolidare la rete politecnica negli Stati Uniti, coadiuvata dal lavoro del Chapter Alumni Polimi North America.

FPM.US si inserisce all’interno di una precisa politica di internazionalizzazione che il nostro Ateneo, prima università tecnica in Italia, ha avviato da qualche anno a questa parte. Abbiamo infatti intrapreso diverse iniziative in Cina e preso parte a reti di eccellenza a livello europeo. Con questo progetto guardiamo oltre oceano, nella convinzione che formazione e ricerca si misurino su un piano globale”, ha spiegato il rettore del Politecnico di Milano prof. Ferruccio Resta a Formiche.net.

FERRUCCIO RESTA RETTORE POLITECNICO DI MILANO

“Gli studenti sono sempre più mobili e le sfide tecnologiche sempre più ampie. Abbiamo bisogno di coltivare relazioni e legami che aumentino la nostra attrattività e la nostra reputazione. Il contesto americano non è certamente di facile approccio, ma abbiamo una marcia in più: il nostro punto di forza sono gli Alumni, una risorsa fondamentale per il Politecnico di Milano”, ha continuato il Rettore Resta.

“Sono circa 2.000 quelli che risiedono negli Stati Uniti: ambasciatori dei nostri valori, portavoce delle nostre ambizioni, sostenitori dei nostri progetti. Con loro cercheremo di tessere una tela a maglie strette. Una comunità coesa, forte e proattiva. Un modello di cui possiamo andare orgogliosi. Non a caso, il comunicato guida di FPM.US è composto da alcuni dei nostri ex studenti top a partire dal presidente, Mauro Porcini (Senior Vice President e Chief Design Officer di PepsiCo), via via fino agli altri membri del board: Annalisa Conti, Alessandra Carriero, Paolo Ciuccarelli, Sebastiano Peluso, Alberto Sangiovanni Vincentelli, Patrizio Sbaragli, Corrado Toxiri”, ha sottolineato il Rettore, che fa parte del board della nuova Fondazione insieme anche al presidente di Fondazione Politecnico di Milano Andrea Sianesi, il presidente di Alumni Politecnico di Milano Enrico Zio, il direttore generale della Fondazione Politecnico di Milano Eugenio Gatti e il prof. Luigi De Nardo.

La Fondazione seguirà tre direttrici principali che riguarderanno il fundraising, la cooperazione Italia-Stati Uniti e il supporto ai laureati.

La FPM.US è una charity e quindi le raccolte fondi, che già sono promosse dall’Ateneo in Italia, verranno pensate sia per progetti specifici sia anche per borse di studio, stage e ricerca negli Usa.

La seconda direttrice seguirà appunto la cooperazione bilaterale tra i due Paesi per sviluppare una sinergia sia con centri specializzati sia con aziende nel campo della ricerca scientifica.

La terza sarà il sostegno ai laureati che si potranno avvalere del network di Alumni Usa a cui far riferimento per gli sbocchi lavorativi.

“Importante è poi il ruolo della Fondazione Politecnico di Milano alla guida di questa impresa”, ha infine ricordato il Rettore prof. Resta. “Nata vent’anni fa con il preciso intento di avvicinare il Politecnico alla realtà esterna, per rendere il nostro ateneo ancora più aperto, collaborativo e perché no, contaminabile in un rapporto di scambio reciproco che non può che essere vincente su entrambi i fronti. ‘Win-win’, come direbbero gli amici a stelle e strisce”.

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