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Weber mi ha chiesto di Meloni, ecco cosa gli ho detto. Parla Cesa (Udc)

“Se gli elettori daranno ragione a lei e al centrodestra e se il Presidente della Repubblica le affiderà l’incarico, è pienamente legittimata. Come Ppe le daremo una mano”, promette il leader dell’Udc. Sul gas “serve un’intesa europea per mettere la Russia davanti a un bivio”. Per le europee del 2024 “bisognerà lavorare per unire” tramite “una nuova iniziativa politica”

“Con Manfred Weber abbiamo parlato di Giorgia Meloni”, racconta Lorenzo Cesa, leader dell’Udc, a Formiche.net dopo l’incontro con il presidente e capogruppo del Partito popolare europeo in visita a Roma. “Gli ho spiegato che in Italia c’è una campagna fuori dal tempo orchestrata dalla sinistra per bollare la leader di Fratelli d’Italia come fascista. Se gli elettori a Meloni e tutto il centrodestra, e se il Presidente della Repubblica le affiderà l’incarico di formare un nuovo governo, lei è pienamente legittimata. Come Partito popolare europeo le daremo una mano: aiutando lei, aiutiamo l’Italia”, aggiunge.

Weber è a Roma per sostenere i partiti popolari in vista delle elezioni del 25 settembre: Forza Italia e l’Udc. “Abbiamo bisogno di forze moderate”, ha detto. Durante l’incontro con gli esponenti di Noi Moderati (lista che raggruppa l’Udc, Italia al Centro, Noi con l’Italia e Coraggio Italia), ha lanciato un appello all’Italia a utilizzare “bene i fondi del Pnrr”. È un “programma chiave” per l’Unione europea, e affinché “abbia davvero effetto è necessario che nel Parlamento e nel governo italiani ci siano persone in grado di farlo”, ha aggiunto. “Quando andranno al voto gli italiani scelgano forze politiche che lavorino a uno sviluppo vero nell’Unione europea. Questa gente”, ha aggiunto riferendosi agli esponenti di Noi Moderati, “ha una rete a Bruxelles, parla con me e con Ursula Von der Leyen e i suoi commissari”. “Altre forze di centro destra non possono offrire questo”, ha aggiunto.

E proprio su questa forte presenza popolare nel collegio dei commissari europei invita a puntare Cesa riguardo all’energia, tema in cima all’agenda politica. Ospite nei giorni scorsi di In mezz’ora in più su Rai Tre, aveva annunciato l’intenzione di porre “con forza la questione del tetto europeo del prezzo del gas a tutela di cittadini famiglie e imprese”. “Serve intervenire il più velocemente possibile a livello europeo”, spiega oggi Cesa a Formiche.net. “Il semplice annuncio ha fatto scendere i prezzi, agire può risultare decisivo. Il Partito popolare europeo può contare su diversi membri nella Commissione europea e bisogna muoversi in fretta per raggiungere un’intesa europea mettendo la Russia di Vladimir Putin davanti al bivio: o accetta la nostra decisione o si tiene il gas”.

“Lavoriamo a livello europeo con Ursula von der Leyen e con i nostri commissari per creare e proporre un price cap sull’energia”, ha dichiarato Weber. “Non possiamo permettere che la speculazione governi il mercato. Non è più un vero mercato, è una speculazione quella che sta andando avanti sul mercato del gas, solo l’Europa insieme può rispondere a questo. Legato a questo, c’è il problema del prezzo dell’elettricità, abbiamo bisogno anche di una nuova architettura del mercato dell’elettricità”, ha aggiunto.

Pensando alle elezioni europee del 2024, non è un mistero la volontà di Weber di spostare il baricentro del Partito popolare europeo verso destra. Ufficialmente la porta è chiusa alla Lega di Matteo Salvini, che a Bruxelles e Strasburgo presiede, con l’eurodeputato Marco Zanni, il gruppo Identità e Democrazia di cui fanno parte il Rassemblement national di Marine Le Pen e Alternativa per la Germania. Nulla è escluso. Anche se i rapporti tra popolari e conservatori sembrano su una strada più percorribile al momento. Come raccontato su Formiche.net, Weber ha un rapporto di consuetudine e amicizia con Raffaele Fitto, politico dalla storia popolare, co-presidente del gruppo al Parlamento europeo dei Conservatori e Riformisti europei (di cui Meloni è presidente), candidato capolista di Fratelli d’Italia in Puglia.

Guardando al 2024, “bisognerà lavorare per unire, per tornare ad avere peso come italiani nel Partito popolare europeo e dunque nel Parlamento europeo”, commenta Cesa con Formiche.net. “Tra Forza Italia e Udc siamo passati da 16 milioni di voti del 2008 a circa 3,5 milioni. C’è un elettorato che si riconosce nei valori di quell’area che va recuperato”. Come farlo? “Tramite un’iniziativa politica nuova. Il punto non è portare qualcuno nel Partito popolare europeo ma creare rapporti tra le forze politiche e spostare su un asse più europeista alcuni partiti nazionali. Meloni è certamente europeista, come noi. E come noi vuole cambiare l’Europa, le regole del suo funzionamento, verso un’Europa dei popoli”, conclude il leader dell’Udc evocando il tema della riforma dell’Unione europea che è stato al centro anche dell’incontro di martedì pomeriggio in Vaticano con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato.

(Foto: Twitter @L_Cesa)



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