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Le tigri asiatiche sorpassano la Cina, per la prima volta in 30 anni

Indonesia, Filippine, ma anche India e Pakistan. Le economie emergenti del continente asiatico sorpassano Pechino, che resta indietro per colpa del Covid e non solo. Gli ultimi dati dell’Asian Development Outlook

In mezzo alle grandi sfide degli ultimi anni, l’Asia sembra avere rallentato. La Banca Asiatica di Sviluppo ha abbassato i pronostici di crescita dei Paesi in sviluppo dell’Asia e il Pacifico a circa il 4,3% quest’anno. Secondo il report Asian Development Outlook 2022, l’economia regionale asiatica crescerà di circa il 4,9% nel 2023, in confronto ad una proiezione del 5,3% fatta ad aprile.

La spesa e gli investimenti dei consumatori locali spingono la ripresa in un contesto difficile per la pandemia del Covid-19. Tuttavia, la guerra in Ucraina ha aumentato l’incertezza globale, creando nuovi disagi nel rifornimento di materie prime, alimenti ed energia. Ugualmente, hanno un impatto significativo le misure finanziarie eseguite della Federal Reserve degli Stati Uniti e la Banca Centrale Europea.

Per la prima volta in 30 anni, l’economia cinese resta indietro rispetto ai Paesi emergenti della regione a causa della politica zero Covid imposta dal governo di Pechino, spiega il report Asian Development Outlook. Lo studio ha declassato le sue previsioni per la crescita della Cina nel 2022 al 3,3% dal 5,0% di aprile. E ha anche tagliato la sua proiezione per il prossimo anno al 4,5% dal 4,8%.

Le limitazioni per il Covid, spiega la Banca Asiatica di Sviluppo, si aggiungono ad altre sfide economiche che la regione deve affrontare: “Queste derivano principalmente dalla prolungata invasione russa dell’Ucraina, che ha spinto al rialzo l’inflazione globale di cibo e carburante e ha portato le economie avanzate ad aumentare i tassi di interesse”.

La Banca Asiatica di Sviluppo definisce Paesi in via di sviluppo, o emergente, uno dei suoi 46 membri regionali in Asia e nel Pacifico, praticamente tutte le economie della regione tranne il Giappone. Per il 2023, la regione emergente asiatica dovrebbe crescere del 4,9%, anziché del 5,3%.

Invece, la previsione di crescita per l’India è stata ridotta al 7,0%, dal 7,5%, con un’espansione del 7,2% prevista per il prossimo anno. Lo Sri Lanka dovrebbe ridursi dell’8,8% quest’anno, e si prevede che il Pakistan, cresciuto del 6% nell’anno fiscale 2022 terminato a giugno, si espanderà a un ritmo più lento di 3,5% nel 2023. L’Indonesia dovrebbe crescere del 5,4%, rispetto al 5,0%, mentre le Filippine cresceranno del 6,5%, anziché del 6,0%.

Albert Park, capo economista della Banca, sostiene che “l’Asia in via di sviluppo continua a riprendersi, ma i rischi incombono a grandi dimensioni. Una significativa flessione dell’economia mondiale minerebbe gravemente la domanda per le esportazioni della regione. Una stretta monetaria più forte del previsto nelle economie avanzate potrebbe portare all’instabilità finanziaria. E la crescita in [Cina] deve affrontare le sfide dei blocchi ricorrenti e di un settore immobiliare debole”.



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