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La Francia flirta con Taiwan (senza mollare la Cina)

Un gruppo di parlamentari francesi è volato a Taipei, e non è la prima volta. Tuttavia, non decadono gli affari tra Pechino e Parigi, che vanno dall’aeronautica al commercio di foie gras…

A poche settimane dall’arrivo di Nancy Pelosi, presidente della Camera di Rappresentanti degli Stati Uniti, ieri un gruppo di parlamentari francesi è atterrato a Taipei.

Secondo il ministero degli Affari esteri di Taiwan, hanno fatto parte della delegazione cinque legislatori della Francia, tra cui il senatore Cyril Pellavat, che ha guidato la missione. Questa sarebbe la quarta visita di politici francesi a Taiwan negli ultimi 12 mesi, secondo il quotidiano La Provence.

Molti politici di diversi Paesi europei viaggiano regolarmente a Taiwan, esprimendo solidarietà al governo mentre l’invasione russa in Ucraina aumenta i timori di un effetto simulazione da parte della Cina.

Le relazioni tra Pechino e Taipei si sono deteriorate in seguito alle elezioni del 2016 del presidente taiwanese Tsai Ing-wen, che considera l’isola una nazione sovrana e non parte della Cina. Come la maggior parte delle nazioni, gli Stati Uniti e la Francia riconoscono ufficialmente Pechino a scapito di Taipei. Ma entrambi mantengono rapporti diplomatici con Taiwan.

A legare la Francia con la Cina ci sono diversi accordi commerciali. Nel 2019, secondo il governo cinese, i contratti tra i due partner erano valutati per circa 13 miliardi di euro.

Nel settore dell’aeronautica, per esempio, era stato accordato un processo di certificazione ATR (Aerei di Trasporto Regionale), che permettono ai francesi di vendere aerei alle aerolinee regionali cinesi. In quanto all’agroalimentare, sono stati siglati 20 accordi per aprono le porte all’esportazione di foie gras francese in Cina.

E poi c’è anche il progetto del maxi-oleodotto East african crude oil pipeline (Eacop) costruito dalla francese Total Energies e la compagnia petrolifera cinese Cnooc.

Infine, c’è stata l’intesa, almeno formale, tra il presidente Emmanuel Macron e il presidente Xi Jinping sul sostegno ambientale dell’Accordo di Parigi.

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