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Avviso su Taiwan. Il “benvenuto” dei giornali cinesi a Meloni

La vittoria di Fratelli d’Italia “preoccupa l’Europa” per le conseguenze che potrebbe avere nel Vecchio continente, scrive il “Global Times”. Su Twitter, il media rilancia il recente avvertimento dell’ambasciata cinese a Roma su Taipei. Poi una sorta di “augurio” dalla diplomazia di Pechino…

Le elezioni in Italia, con la vittoria di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, “preoccupano l’Europa” per le conseguenze che potrebbe avere nel Vecchio continente e in tutti i Paesi dell’Unione. È quanto scrive in prima pagina il Global Times, il tabloid nazionalista del Quotidiano del Popolo, la voce del Partito comunista cinese. Quella temuta in Europa è “una reazione a catena” che porterebbe a far emergere una forte componente politica di destra tra “le molteplici crisi in atto”, tra criticità come la guerra in Ucraina e la crisi energetica, che stanno gonfiando “i profitti dei partiti di destra”. Il tabloid ricorda come precedenti l’exploit di Marine Le Pen alle presidenziali francesi e alle elezioni politiche dei mesi scorsi. Niente di nuovo per i media cinesi “falchi” come il Global Times che, in maniera non diversa da quanto fanno i “colleghi” russi, tentano di alimentare divisioni nel fronte euro-atlantico.

Su Twitter, invece, il Global Times in lingua inglese ha rilanciato la dichiarazione diffusa venerdì dall’ambasciata cinese a Roma riguardante Taiwan. Meloni non viene citata né nella nota né nel tweet ma il riferimento è chiaro. Poche ore prima del comunicato della diplomazia di Pechino, la leader di Fratelli d’Italia aveva rilasciato un’intervista alla Cna, agenzia di Taiwan, definendo l’adesione dell’Italia alla Via della Seta nel 2019 come un “grosso errore”, promettendo che che con un governo di centrodestra “è certo che Taiwan sarà una questione fondamentale per l’Italia” e bollando come “inaccettabili” le minacce della Cina all’isola. ”La questione di Taiwan riguarda la sovranità e l’integrità territoriale cinese”, ha spiegato l’ambasciata seguendo la linea degli “affari interni” ed esprimendo malcontento per le ”osservazioni negative che sfruttano la questione di Taiwan per stimolare un approccio ostile nei confronti della Cina”.

Poche ore dopo è arrivato l’“augurio” di Pechino – se si può definire così – è che il nuovo governo italiano “continui ad aderire a una politica positiva e pragmatica nei confronti della Cina, sostenga lo spirito di rispetto reciproco, la fiducia reciproca, il vantaggio reciproco e risultati vantaggiosi per tutti”. A riferirlo è il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin. La Cina, ha aggiunto, auspica inoltre che si continui ad “approfondire la cooperazione bilaterale in vari campi e scambi interpersonali e culturali, a beneficio dei due Paesi e dei due popoli”. Frasi standard, che ignorano la svolta atlantista del governo Draghi dopo l’adesione alla Via della Seta durante l’era Conte e che sembrano avere un chiaro riferimento: Taiwan.

Come raccontato su Formiche.net, sebbene Fratelli d’Italia abbia una visione sui diritti diversa da quella che caratterizza Taiwan, Meloni ha investito nei rapporti con Taipei – e dunque in una linea critica con la Cina – nel tentativo di occupare uno spazio vuoto, marcando distanza dalla Lega di Matteo Salvini e rassicurando gli Stati Uniti sul suo atlantismo.

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