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L’agenda di Papa Francesco in Kazakistan (e quell’idea di andare in Cina)

Il Santo Padre è volato a Nur Sultan, dove parteciperà al Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali, ma incontrerà anche le autorità locali e rappresentanti della società civile. E sulla possibilità di viaggiare a Pechino…

Un “pellegrinaggio di dialogo e di pace”. Così ha definito il suo viaggio in Kazakistan Papa Francesco. Il pontefice è atterrato oggi all’aeroporto di Nur Sultan per cominciare la sua 38° trasferta internazionale. Ad accoglierlo, con una cerimonia ufficiale, è stato il presidente kazakho, Kassym Jomart K. Tokayev e il mons. Francis Assisi Chullikatt.

Dopo il ricevimento, papa Francesco si è trasferito al Palazzo presidenziale nella capitale kazakha per la cerimonia di benvenuto e la visita di cortesia. Il primo discorso ufficiale lo terrà alla Qazaq Concert Hall, un centro per le arti e lo spettacolo.

Nel Palazzo presidenziale, invece, prenderà la parola all’interno dell’Auditorium alla presenza delle autorità, di rappresentanti della società civile e del corpo diplomatico. La prima giornata in Kazakistan si concluderà in Nunziatura, dove il Santo Padre pernotterà durante i tre giorni della sua permanenza a Nur-Sultan.

Papa Francesco parteciperà al Congresso dei Leader delle Religioni Mondiali e Tradizionali, un evento che ha definito “un pellegrinaggio di dialogo e di pace”, appunto, e anche un’opportunità per incontrare molti rappresentanti religiosi e dialogare come fratelli, spinti dal desiderio comune di pace, “la pace di cui il nostro mondo è assetato”.

Sebbene il viaggio di Francesco in Kazakistan abbia come obiettivo principale la presenza al Congresso dei Leader delle Religioni Mondiali e Tradizionali, l’occasione sarà propizia anche per il secondo viaggio ufficiale di un Papa nel Paese asiatico, dopo la visita di Giovanni Paolo II nel 2001.

In volo, Papa Francesco ha detto ai giornalisti che il viaggio “è un grande sacrificio che devo fare. E lo voglio fare” per via dei dolori al ginocchio che lo costringono a camminare con un bastone.

Nonostante le sue condizioni, il pontefice ha anche accennato la possibilità di viaggiare in Cina. Sulla presenza in Kazakistan del presidente cinese Xi Jinping in questi giorni, un giornalista ha rivolto la domanda al Papa sulla possibilità di volare in Cina, a cui lui ha risposto: “Sono pronto”.



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