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Segredifesa vola in Brasile. Nuove sinergie per l’industria

Il segretario generale della Difesa, il generale Portolano, si è recato in visita istituzionale in Brasile per fare il punto delle collaborazioni bilaterali già in atto nel settore della Difesa e per parlare di nuove opportunità di cooperazione industriale, facilitate dallo strumento degli accordi G2G

Intensificare la cooperazione in materia di Difesa tra Brasilia e Roma. È stato il tema al centro della visita della delegazione di Segredifesa in Brasile, presieduta dal segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, Luciano Portolano. Gli incontri istituzionali oltremare mirano a rafforzare la collaborazione bilaterale nei settori della Difesa, della sicurezza e dell’aerospazio tra l’Italia e il Paese sudamericano. Così da aprire anche nuove opportunità sul fronte degli accordi G2G (governo-governo), che permettono agli Stati di approvvigionarsi di beni e servizi presso le imprese produttrici per venderli alla controparte contrattuale, con la garanzia dello Stato venditore, che ha capacità negoziale e di firma.

La visita

Il generale Portolano è stato ricevuto dall’ambasciatore italiano in Brasile, Francesco Azzarello, intrattenendo poi diversi incontri istituzionali con alcune personalità dei massimi vertici della Difesa del Paese. Tra questi spiccano il ministro della Difesa brasiliana, Paulo Sergio, il segretario per i prodotti della Difesa, Luis Antonio Duizit Brito, il direttore generale dei materiali della Marina militare, José Augusto Vieira da Cunha, il capo di Stato maggiore della Difesa del Paese sudamericano, Laerte de Souza Santos, nonché altri rappresentanti in vece degli Stati maggiori di Esercito, Marina e Aeronautica. Il numero uno di Segredifesa ci ha tenuto a sottolineare come tali incontri siano avvenuti in un clima di amicizia, a riprova della cooperazione già solida che esiste tra i due Paesi, e all’insegna della volontà di rafforzarla. La visita ha infatti buttato le basi affinché si possano sviluppare ulteriori opportunità per un possibile partenariato strategico di medio-lungo periodo.

Intensificare la cooperazione bilaterale

Il focus degli incontri si è rivolto alle possibilità riguardanti la partecipazione ad attività congiunte di cooperazione scientifica e tecnologica, nonché alla promozione e scambio di conoscenze ed esperienze tra le industrie nazionali della Difesa. Non sono mancati gli apprezzamenti delle autorità brasiliane alle eccellenze del nostro Paese. Dalle tecnologie ai prodotti del comparto industriale italiano dei settori della difesa, sicurezza e aerospazio, con un particolare riferimento allo spazio e al cyber. Particolare attenzione è stata dedicata anche al dominio terrestre, e al nuovo veicolo blindato medio 8×8, derivato dal Centauro, dotato di torretta Oto Melara e in grado di trasportare otto fanti completamente equipaggiati, nonché il primo a essere interamente digitalizzato. Proprio per questo prodotto è infatti sul tavolo l’opzione per un’acquisizione da parte del Brasile di un lotto di 98 esemplari entro il 2026, con possibilità di estendere l’accordo. Citati in questo frangente anche gli off-shore e in-shore patrol vessel, sistemi navali contro-mine e sistemi di comando e controllo.

L’industria della difesa brasiliana

La circostanza della visita ha permesso, inoltre, al generale Portolano di visitare alcune delle più importanti industrie brasiliane strategiche nel settore della Difesa, quali il complesso navale di Itaguaì e le aziende Emgeprom e Condor. La potenza industriale brasiliana in tale comparto è stata sottolineata dalle autorità del Paese nel corso degli incontri. Ad oggi, infatti, la base industriale della Difesa nazionale rappresenta il 4,78% del Pil del Paese sudamericano e genera circa 2,9 milioni di posti di lavoro diretti e indiretti. La cooperazione con il Brasile, come detto, è già solida e in particolare in riferimento ai programmi già in atto. Tra questi si ricordano ad esempio i velivoli da combattimento italo-brasiliani Amx, i veicoli tattici protetti Lvm Lince, i blindati 6×6 Vbtp-Mr Guaranì, frutto del lavoro congiunto di Iveco defence vehicles e l’Esercito brasiliano e i cannoni da 105 millimetri Oto mod.56, in dotazione al corpo dei paracadutisti e alla fanteria leggera. A questo scenario si aggiungono anche le ultime intese raggiunte sui fronti elicotteristico e satellitare con Leonardo e Thales Alenia Space.

(Foto: Segredifesa)

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