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Truss e Meloni nel segno di Margaret Thatcher. Scrive Giubilei

Sono in particolare due gli ambiti in cui un esecutivo a guida Meloni potrebbe prendere spunto dall’azione della Lady di ferro: economia e politica estera. Il commento di Francesco Giubilei

La scelta della nuova prima ministra inglese Liz Truss da parte del partito Conservatore, apre un nuovo scenario non soltanto in Gran Bretagna ma anche nel resto dell’Occidente, Italia inclusa. Dall’inizio della guerra in Ucraina, Truss, nel suo ruolo di segretaria di Stato per gli Affari Esteri, ha caratterizzato il proprio operato con una linea ultra atlantista di aperto sostegno all’Ucraina e ostile nei confronti della Russia. Una linea che porterà avanti anche durante il suo mandato a Downing Street e che suggerisce un parallelismo con altri leader inglesi del passato ed europei di oggi.

Liz Truss è la terza donna a diventare prima ministra in Uk dopo Margaret Thatcher e Theresa May, tutte e tre sono accomunate dall’essere leader conservatrici ed è indubbio che la nuova prima ministra si ispiri alla Lady di ferro per la propria azione di governo. Un’altra donna potrebbe diventare tra poche settimane premier in Italia ed è Giorgia Meloni, accomunata a Truss non solo dal comune sesso ma anche da una visione atlantista in politica estera che la leader di FdI ha esplicitato in modo sempre più consistente negli ultimi mesi.

Sorge spontaneo perciò chiedersi: nel caso in cui Giorgia Meloni diventasse presidente del Consiglio, la sua azione di governo sarebbe ispirata alla figura di Thatcher? Intervistata qualche settimana fa dal settimanale britannico The Spectator, Meloni ha dichiarato: “Probabilmente sarei una Tory se fossi britannica. Ma sono italiana”. Come ogni Tory che si rispetti, Margaret Thatcher non può perciò che essere un riferimento. Sono in particolare due gli ambiti in cui un esecutivo a guida Meloni potrebbe prendere spunto dall’azione della Lady di ferro: economia e politica estera.

Nel primo caso attraverso un’agenda economica basata su uno shock fiscale e un forte taglio alle tasse, nel secondo caso ancorando un proprio possibile governo all’Occidente e al mondo atlantico. Due posizioni che si scontrano con anime della destra caratterizzate da sensibilità diverse, sia in merito alla politica estera contestando le sanzioni alla Russia, sia sui temi economici prediligendo una visione più interventista dello Stato in economia e perciò meno liberale.

La sfida per Meloni sarà riuscire a bilanciare queste anime che storicamente esistono a destra e che la complessa situazione geopolitica che stiamo vivendo ha fatto riemergere. Governare implica assumere decisioni anche scomode e non sempre condivise da tutti, anche all’interno della propria area politica o del proprio partito. Il contesto a cui andiamo incontro con il caro energia e l’inflazione galoppante, sarà complesso sotto vari punti di vista, per questo ispirarsi a Margaret Thatcher potrebbe essere una strada che Giorgia Meloni seguirà, così come la sua (forse) futura collega Liz Truss.

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