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Perché girano rumor fuori controllo su un golpe in Cina

Xi volerà a Bruxelles. Sarà paciere o polarizzatore?

Dal rientro del vertice a Samarcanda, il leader cinese non si è fatto più vedere. Ha rimandato alcuni incontri importanti, aumentando le speculazioni sulla situazione a Pechino a poche settimane dall’inizio del Congresso del Partito comunista cinese. In realtà molte delle notizie che girano in queste ore sono bufale

Xi Jinping è sparito; il presidente cinese è agli arresti domiciliari; centinaia di voli sono stati cancellati mentre aerei militari sorvolano Pechino perché è in atto un colpo di Stato. Sono tanti, e di diversa natura, i rumor su quanto sta succedendo in queste ore in Cina, a poche settimane dell’inizio del Congresso del Partito comunista cinese (Pcc) che vedrà rinnovato il leader cinese.

Certo è che da tempo di Xi Jinping non ci sono tracce. Da quando è rientrato da Samarcanda, Uzbekistan, per il vertice della Shanghai Cooperation Organization (Sco) – primo viaggio all’estero dall’inizio della pandemia Covid-19 – il presidente cinese non incontra i massimi dirigenti del governo né del partito. Mercoledì non ha partecipato ad un’importante riunione sulla difesa nazionale e la riforma militare a Pechino, né ad un incontro con alti dirigenti militari, come il comandante dell’esercito Liu Zhenli, e il generale Li Qiaoming, responsabile del comando teatrale del Nord. All’Assemblea delle Nazioni Unite, che quest’anno non accettava interventi via Zoom, ha mandato il ministro degli Esteri Wang Yi, relegato in uno slot “minore” del sabato sera.

In rete circolano molte teorie. Su alcuni social network cinesi si legge che in realtà Pechino è stata occupata dai militari e il governo di Xi Jinping è caduto. Il sito News Highland Vision sostiene che l’ex presidente Hu Jintao e l’ex primo ministro cinese Wen Jiabao hanno ripreso il controllo del Central Guard Bureau (Cgb), che dovrebbe garantire la sicurezza del Politburo del Pcc e dello stesso presidente cinese. Si dice anche che una volta rientrato a Pechino, Xi è stato detenuto in aeroporto da membri dell’Esercito popolare di liberazione e si trova agli arresti domiciliari a Zhongnanhai.

Jennifer Zeng, un’attivista cinese per i diritti umani residente negli Stati Uniti, ha scritto su Twitter che qualcosa succede: “Veicoli militari #PLA diretti a #Pechino il 22 settembre. Partendo dalla contea di Huanlai vicino a Pechino e finendo nella città di Zhangjiakou, provincia di Hebei, l’intera processione lunga 80 chilometri. Nel frattempo, si vocifera che #XiJinping fosse in arresto dopo che gli anziani del #PCC lo avevano rimosso dalla carica di capo dell’EPL”. I mezzi sarebbero in realtà diretti verso un’esercitazione programmata.

Un altro evento che si è aggiunto alla speculazione è stata la presunta cancellazione dei voli all’aeroporto di Pechino. Alcuni siti indiani riferiscono che sono stati cancellati circa 6000 voli per operazioni militari. Tuttavia, il sito di monitoraggio flightradar24 registra una situazione del traffico aereo del tutto normale.

Dunque, sarà che semplicemente Xi è in quarantena, dopo il rientro dall’Uzbekistan, per rispettare le norme in vigore contro la diffusione del Covid? O che banalmente è risultato positivo al virus dopo avere partecipato al vertice Sco con centinaia di persone? La conferma di un possibile contagio sarebbe difficile: non solo perché nel resto del Paese chi si ammala viene trattato come un appestato, e isolato per settimane, ma perché sarebbe uno smacco per l’efficacia dei vaccini cinesi.

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