La guida di Mattarella “sarà fondamentale” per la formazione del nuovo governo italiano, ha spiegato l’ex ambasciatore Usa ospite del Cepa. Washington guarderà “con interesse” al ruolo di Salvini. Giorgetti? “Uno dei più capaci”
La guida del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “sarà fondamentale” per la formazione del governo guidato da Giorgia Meloni, “per chi servirà e per quale posizione”. A dirlo è Lewis Eisenberg, ex ambasciatore degli Stati Uniti in Italia sotto l’amministrazione Trump, ospite di un evento online organizzato dal think tank Cepa. Prima di lasciare l’Italia a inizio 2021, poche settimane prima della nascita del governo guidato da Mario Draghi, Eiseinberg era salito al Quirinale per congedarsi con il presidente Mattarella. Una visita che aveva ribadito come in situazioni politiche fluide il punto di riferimento in Italia per l’establishment statunitense sia il Colle, avevamo spiegato su Formiche.net.
“La mia esperienza dice che l’Italia è parte integrante delle operazioni del governo degli Stati Uniti in Europa”, ha spiegato oggi Eisenberg. “Non vedo perché questo rapporto possa cambiare”. Eisenberg ha poi raccontato di aver incontrato la leader di Fratelli d’Italia: “L’ha trovato molto acuta”, ha detto ancora.
La sua visione per il futuro è “positiva”, ha aggiunto. Ha però messo in guardia dalla Russia (anche in Libia), ricordando i rapporti di Silvio Berlusconi e Matteo Salvini con Vladimir Putin. E anche dalla Cina, osservando la “pesante sconfitta” come ambasciatore quando l’Italia ha firmato il memorandum d’intesa sulla Via della Seta e insistendo sull’importanza della sicurezza delle reti 5G. “Guarderemo con interesse dove Salvini e altri saranno nel nuovo governo. Penso che questo susciterà interesse”, ha spiegato ancora evidenziando il rischio di problemi per l’Italia sul fronte dell’immigrazione, tema su cui i leader di Fratelli d’Italia e Lega potrebbero trovarsi allineati. Scegliere le persone giuste sarà di “importanza cruciale”: Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega e tra i papabili ministri dell’Economia, è “uno dei più capaci dal punto di vista intellettuale e tecnico”.