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Gli occhi di Uk e Usa a Roma sull’Ucraina. Mentre Meloni e il Cav…

Alla vigilia dell’inizio delle consultazioni al Quirinale, l’ambasciatore britannico ha ospitato un incontro tra diplomatici per “discutere e riaffermare il nostro solido sostegno” a Kiev. “Rimarrà incrollabile”, ha detto l’incaricato americano Crowley

Nella serata di mercoledì, alla vigilia dell’inizio delle consultazioni al Quirinale, Ed Llewellyn, ambasciatore britannico in Italia, ha ospitato un incontro tra diplomatici per “discutere e riaffermare il nostro solido sostegno all’Ucraina”. Presenti, oltre all’ambasciatore ucraino Yaroslav Melnyk, anche i rappresentanti di Stati Uniti e Canada, dei Paesi dell’Est europeo Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania, e della diplomazia italiana (tra questo Alessandro Cattaneo, a capo dell’ufficio Nato alla Farnesina).

“Un prezioso bilancio tra i partner sul nostro continuo e forte sostegno all’Ucraina di fronte all’invasione illegale e ingiustificata della Russia”, ha scritto l’ambasciatrice canadese Elissa Golberg. Di “proficuo incontro con i partner e la comunità diplomatica a Roma” ha parlato Shawn Crowley, incaricato d’affari dell’ambasciata statunitense. “Il nostro sostegno all’Ucraina rimane incrollabile”.

L’incontro era fissato da tempo e rientra in una serie di confronti periodici a questo livello. Ma in un contesto internazionale caratterizzato dall’invasione russa dell’Ucraina e dalle conseguenze, in particolare economiche, del conflitto, ribadisce l’importanza dell’unità del fronte occidentale. Davanti ci sono le instabilità politiche che segnano Paesi quali l’Italia (con le ultime insalate russe della coalizione di centrodestra di Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini) e il Regno Unito (con le dimissioni dopo appena sei settimane della premier Liz Truss) e la minaccia della Russia in grado di insinuarsi anche nelle minime spaccature del fronte (l’urgenza è dimostrata, per esempio, dall’intesa attività sui social dell’ambasciata statunitense contro le fake news diffuse dal Cremlino). In secondo luogo evidenzia la special relationship angloamericana, anche in Italia e con la presenza del Canada, che con Regno Unito e Stati Uniti è membro dell’alleanza di condivisione di intelligence Five Eyes.

(Foto: Twitter @EdLlewellynFCDO)

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