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Chi vola (e chi no) da Roma a Zagabria per la Piattaforma Crimea

La fiducia al governo Meloni spinge i presidenti di Camera e Senato a delegare: al vertice interparlamentare ci saranno Costa (M5S) e Terzi (FdI). Incidente diplomatico evitato per Fontana, che nel 2014 da osservatore per il referendum nella Penisola si era espresso a favore di Putin e contro le sanzioni occidentali

Saranno Sergio Costa, deputato del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Camera, e Giulio Terzi di Sant’Agata, senatore di Fratelli d’Italia, a rappresentare l’Italia al Vertice interparlamentare della Piattaforma Crimea che si terrà domani a Zagabria. I due – il primo già generale dei Carabinieri forestali, il secondo già ministro degli Esteri e ambasciatore negli Stati Uniti, alle Nazioni Unite e in Israele – sono nella capitale della Croazia su delega dei presidenti di Camera e Senato, rispettivamente Lorenzo Fontana della Lega e Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia. Nelle stesse ore si terrà a Berlino una conferenza internazionale per la ricostruzione dell’Ucraina.

IL VERTICE INTERPARLAMENTARE

Quello di Zagabria è il primo summit parlamentare di questa piattaforma di consultazione e coordinamento multilaterale voluta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky allo scopo di migliorare l’efficacia della risposta internazionale all’occupazione russa nel 2014 della Crimea, la cui situazione è stata aggravata dall’invasione russa dell’Ucraina iniziata otto mesi fa. Il forum è stato istituito ad agosto del 2021 in occasione del vertice inaugurale di Kyiv al quale hanno partecipato 48 fra Stati e organizzazioni internazionali. Il secondo vertice si è svolto il 23 agosto scorso, con la partecipazione per l’Italia dell’allora sottosegretario agli Affari esteri Benedetto della Vedova.

LA MOSSA DI FONTANA (LEGA)

Per le contingenze politiche, tra cui spicca il voto di fiducia al governo di Giorgia Meloni (domani alla Camera, mercoledì al Senato), i presidenti hanno deciso di delegare. Una sovrapposizione di agende che ha evitato a Fontana almeno imbarazzi, se non proprio incidenti diplomatici. Il neo presidente di Montecitorio non ha mai nascosto le sue simpatie per Vladimir Putin: nel 2014 era perfino voltato in Crimea per il referendum di annessione come osservatore internazionale schierandosi chiaramente a favore della Russia e contro le sanzioni occidentali.

LE POSIZIONI DI COSTA (M5S)…

Al posto di Fontana, a parlare a nome di tutta l’Aula, ci sarà come detto Costa, esponente del Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte. Tre settimane fa l’ex ministro dell’Ambiente ha definito i referendum per l’annessione alla Russia delle quattro regioni orientali dell’Ucraina una “farsa”; ha sostenuto che “la Russia ha già perso, indipendentemente dall’esito militare, perché ha perso nei cuori e nella mente di tutti i cittadini del mondo”; ma ha anche sottolineato “con chiarezza” che “la pace è un obiettivo da raggiungere anche con Putin”. Nel post su Facebook non c’è alcun riferimento allo stop di invio di armi al governo ucraino, che è invece un cavallo di battaglia del leader pentastella Conte.

… E QUELLE DI TERZI (FDI)

Pronta a sostenere a ogni costo l’Ucraina è Giorgia Meloni, presidente del Consiglio: “L’Italia è e sarà sempre dalla parte del coraggioso popolo ucraino che lotta per la sua libertà e per una giusta pace. Non sei solo!”, ha risposto la leader di Fratelli d’Italia agli auguri di Zelensky dopo il suo insediamento a Palazzo Chigi. Prima delle elezioni di un mese fa, Terzi di Sant’Agata, responsabile dei rapporti diplomatici del partito di Meloni, aveva spiegato a Formiche.net la linea chiara di Fratelli d’Italia, di cui è responsabile dei rapporti diplomatici, al fianco del governo ucraino davanti a quella che è diventata una guerra “contro l’Europa, con il tema – dominante – dell’energia”, utilizzata come “un’arma” dalla Russia.

LA DICHIARAZIONE FINALE

A conclusione del vertice croato verrà siglata una dichiarazione comune per ribadire gli impegni dell’incontro estivo, a partire dal’importanza di ripristina la sovranità territoriale ucraina. Poi prenderanno la parola Gordan Jandroković e Ruslan Stefanchuk, presidente rispettivamente del Parlamento croato e della Verkhovna Rada dell’Ucraina.

GLI ALTRI OSPITI

All’evento prenderà parte anche Nancy Pelosi, speaker della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti. “Le discussioni saranno incentrate sugli sforzi della comunità internazionale per sostenere il popolo ucraino e allo stesso tempo ritenere la Russia responsabile dei suoi documentati crimini di guerra e dei tentativi di annessione illegale”, ha dichiarato il suo ufficio. Nel suo discorso sottolineerà “l’impegno incrollabile dell’America nei confronti dell’Ucraina”, si legge nella stessa nota. Annunciata anche la partecipazione dei presidenti e vicepresidenti delle assemblee parlamentari di tutti i Paesi G7 e di molti alleati della Nato, tra cui perfino la Turchia, con il presidente della Grande assemblea nazionale Mustafa Şentop.


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