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Fare sistema per valorizzare le professioni tecniche. La formula di Ferraris (FS)

Giovani, formazione, lavoro. L’Amministratore delegato di FS Luigi Ferraris al Ceo Meeting del Consorzio Elis: “Investimenti opportunità per valorizzare mestieri tecnici”

Per colmare il gap di figure professionali nei settori tecnici serve fare sistema tra aziende, mondo accademico e scuole. E grazie agli investimenti previsti per i prossimi anni, creare le competenze necessarie allo sviluppo del Paese.

“Se vogliamo che i giovani si rimettano in gioco, dobbiamo creare percorsi di formazione e orientamento che li aiutino a scoprire interessi e capacità personali. Per aiutarli a costruirsi un futuro bisogna poi offrire percorsi che formino realmente alle professioni che scelgono. Distretto Italia deve anche servire a riscoprire il valore delle professioni tecniche contro il pregiudizio molto diffuso, che un percorso di formazione abbia prospettive di valore solo se punta alla laurea”, ha commentato Pietro Cum, amministratore delegato Elis – al Ceo Meeting, l’evento che riunisce le aziende del Consorzio Elis per presentare e discutere progetti di innovazione e sviluppo sociale. Durante l’ultima edizione, che si è tenuta il 13 ottobre, è stato presentato il nuovo Progetto di Semestre “Distretto Italia” il nuovo progetto che ha l’obiettivo di orientare, formare, creare occupazione partendo dalle professioni tecniche.

“Dobbiamo far capire ai nostri ragazzi – ha spiegato l’Ad del Gruppo FS Italiane Luigi Ferraris – che le professionalità tecniche non sono soluzioni di Serie B. Sono mestieri che vanno valorizzati e raccontati bene”. Oggi, ha infatti spiegato l’ad Ferraris al Ceo Meeting del Consorzio Elis, il mondo dei trasporti e delle infrastrutture ha bisogno di circa 350 mila tra tecnici, esperti di informatica, carpentieri, esperti di energie rinnovabili. Per colmare questo gap, è necessario invogliare e sensibilizzare i giovani ad intraprendere carriere tecniche fin dalle scuole medie: “Come Gruppo FS siamo molto impegnati su questo tema, il nostro Piano Industriale decennale è utile anche per capire cosa stiamo facendo e quale contributo possiamo dare al Paese”.

Per l’Ad di FS Ferraris è fondamentale agire sinergicamente, e nello stesso tempo avere una visione, e una programmazione a lungo termine. Il Piano Industriale del Gruppo FS, ad esempio, prevede investimenti nei prossimi 10 anni, con 40 mila assunzioni nell’arco di Piano.

“Oggi non dobbiamo guardare ai nostri Piani industriali solo sotto l’aspetto finanziario – ha spiegato Ferraris – ma dobbiamo sfruttare questo tempo per capitalizzare le competenze. Abbiamo l’opportunità, l’orgoglio e la responsabilità di poter definire e identificare quali sono le professionalità di cui abbiamo bisogno e con gli investimenti che abbiamo previsto di rafforzare le filiere, affinché siano realmente di collegamento tra le aziende e gli istituti tecnici”.

Secondo l’Istat nel 2021 il fenomeno dei Neet, giovani che non studiano e non lavorano, riguardava il 23,1 per cento dei ragazzi tra i 15 e i 29 anni. “C’è tanto lavoro da fare e ci vuole tanta passione, abbiamo la grande responsabilità di riaccendere quella passione e far venire i giovani al lavoro con gioia”.

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