“Oggi è possibile generare chiavi quantistiche anche underwater: in questo caso si parla di Quantum Key Distribution (QKD) in free space, un tipo di tecnologia in sviluppo anche nelle applicazioni satellitari, un ambito particolarmente interessante se si pensa alle possibili applicazioni a lunga distanza”, spiega l’ad di Telsy e Chief Public Affairs & Security Office di Tim
“Il mondo subacqueo rappresenta il futuro dell’umanità”, ha dichiarato recentemente l’ammiraglio Enrico Credendino, capo di stato maggiore della Marina Militare. E le nuove tecnologie quantistiche funzionano anche sottacqua, ha spiegato Eugenio Santagata, amministratore delegato di Telsy e a capo della funzione Chief Public Affairs & Security Office di Tim, intervistato da Decode39, testata di geopolitica in inglese di Formiche.
“Oggi è possibile generare chiavi quantistiche anche underwater: in questo caso si parla di Quantum Key Distribution (QKD) in free space, un tipo di tecnologia in sviluppo anche nelle applicazioni satellitari, un ambito particolarmente interessante se si pensa alle possibili applicazioni a lunga distanza. Inoltre, in futuro, sarà possibile implementare la QKD nelle fibre ottiche subacquee transoceaniche dove il Gruppo Tim è già coinvolto attraverso Sparkle e il suo esteso backbone sottomarino”, ha dichiarato. “La Quantum Key Distribution permette di fronteggiare sia le minacce attuali (come gli attacchi informatici classici) sia quelle future (portate, ad esempio, dai computer quantistici), sia le minacce cosiddette store and decrypt later, dove i threat actor puntano a esfiltrare dati ed informazioni (anche al momento inaccessibili, perché protetti da crittografia solida) per poi decriptarli attraverso nuove tecnologie emergenti – come per esempio i quantum computer”, ha aggiunto.
Telsy, società del Gruppo Tim che opera nell’ambito di Tim Enterprise, ha una partecipazione nel capitale della startup Quantum Telecommunications Italy (QTI), azienda attiva nel settore delle comunicazioni quantistiche su fibra ottica e tecnologie innovative basate su standard di sicurezza nazionali. “Il mercato richiede certezze rispetto all’origine delle tecnologie utilizzate, così come l’affidabilità delle competenze alle spalle del loro sviluppo: una crescente consapevolezza sulla cybersecurity è e sarà funzionale per assicurare un solido perimetro di sicurezza cyber nazionale”, ha spiegato ancora.