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Roma incontra Islamabad. Bilaterale a Segredifesa

Concluso a Roma l’incontro bilaterale a tema Difesa tra il segretario generale della Difesa italiana, Luciano Portolano, e il segretario del ministero della Difesa per la produzione del Pakistan, Humayun Aziz. Al centro il rafforzamento delle collaborazioni industriali in ambito Difesa e sicurezza, così da sostenere anche il Paese nel difficile momento che sta attraversando per le conseguenze del cambiamento climatico

Si è svolta a Roma, nella sede di Segredifesa, la riunione bilaterale tra Italia e Pakistan dedicata al settore della Difesa. Il segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, Luciano Portolano, ha incontrato il segretario del ministero della Difesa per la produzione del Pakistan, Humayun Aziz, in visita in Italia per il 14esimo Joint committee meeting on Defence systems tra i due Paesi. Colloquio che segue quello con la sottosegretaria alla Difesa, Stefania Pucciarelli, in occasione del quale si era fatto un punto sull’avanzato livello di cooperazione raggiunto sul piano industriale e dei materiali militari. In merito, la sottosegretaria aveva assicurato “la disponibilità nazionale a valutare, in particolare, ulteriori programmi di cessione di materiale non più in uso da parte della Difesa italiana” e Aziz si era dimostrato disponibile ad evolvere ulteriormente la cooperazione tra Roma e Islamabad anche con lo scopo di favorire la penetrazione del Pakistan nel mercato globale di settore, partendo dal contesto regionale in cui è inserito.

Puntare sulle cooperazioni

Il precedente incontro tra Italia e Pakistan si era svolto nella capitale pakistana a novembre dello scorso anno e da allora più della metà delle attività poste in essere si sono concluse con esito positivo. Risultato possibile anche per merito del lavoro e del costante confronto tra i working group di entrambi i Paesi, oltre che alle sinergie implementate con il comparto industriale italiano della Difesa, con realtà quali Leonardo, Mbda Italia, Elettronica, Fincantieri, Aiad, Rheinmetall Italia e Fabbrica d’armi Beretta. La 14esima bilaterale si è concentrata sul proseguire e rafforzare ancor di più tale cooperazione. In particolare, si sono affrontati temi quali il mantenimento in efficienza degli equipaggiamenti in dotazione alla Difesa pakistana, forniti dalle industrie italiane in tutti i domini operativi, o di alcune possibilità esistenti nell’ambito delle collaborazioni industriali nel campo delle armi portatili, dell’electronic warfare e della cantieristica navale. In questa prospettiva strategica e di ampio respiro, il generale Portolano ha riconosciuto anche “il ruolo che il Pakistan riveste nel complesso contesto regionale e nel delicato processo di stabilizzazione dell’Afghanistan, evidenziando, in particolare, la posizione che il Paese asiatico assume nella comunità internazionale quale attore regionale, con una politica estera aperta alla cooperazione con la Cina, pur mantenendo importanti relazioni con Stati Uniti e Unione europea”. È bene sottolineare come dal 2017 il Pakistan sia inoltre membro della Shanghai cooperation organisation, l’alleanza geostrategica che riunisce alcuni Paesi dell’Asia centrale, i cui timori convergono sui temi della sicurezza e delle minacce provocate dal terrorismo internazionale.

Un quadro economico instabile

Nel corso del colloquio non potevano mancare i riferimenti alla terribile situazione che sta vivendo il Paese in seguito alle disastrose alluvioni che hanno colpito di recente i suoi territori. A inizio settembre, in merito, l’ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (Ocha) ha pubblicato un bilancio della crisi ambientale che ha colpito il Pakistan: in due mesi sono morte circa 1200 persone, 4900 i feriti, 7,5 milioni gli ettari di terra inondati, oltre ai 5mila chilometri di strade e più di 436mila abitazioni distrutte. Un quadro drammatico che influenza anche la dimensione economico-finanziaria, con un incremento dell’inflazione che ha conseguenze negative sul tessuto industriale, compreso quello della Difesa. Per questo gli incontri nella Capitale possono rappresentare un significativo stimolo alla cooperazione e dialogo tra la Difesa pakistana e l’industria italiana dell’aerospazio, difesa e sicurezza.

(Foto: Segredifesa)


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