Skip to main content

Mosca vola da sola. L’estromissione dal Consiglio Icao

La Russia ha perso il suo posto d’onore nel Consiglio direttivo dell’Icao, dopo non aver ottenuto sufficienti voti dagli altri Paesi. Mosca è stata accusata di aver violato lo spazio aereo ucraino e di aver confiscato centinaia di aerei stranieri

La Russia non è stata eletta nel Consiglio dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (Icao), l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite di cui fanno parte 193 Paesi. Una chiara ripercussione per Mosca che segue l’accusa di aver violato le regole della Convenzione di Chicago sull’aviazione internazionale. Le trasgressioni russe, quali la violazione dello spazio aereo ucraino e la messa in pericolo di aerei civili, le sono costate care e la Federazione russa ha così perso il suo seggio tra i membri principali del Consiglio Icao.

L’Icao è in realtà limitato in ciò che può fare riguardo alle ripetute violazioni da parte di Mosca, dal momento che non dispone dell’autorità organizzativa per sanzionare e agire contro un trasgressore o punire le nazioni per aver violato gli standard e le pratiche dell’agenzia. Tuttavia, combattere le attività malevole di Stati trasgressori in seno alle organizzazioni internazionali con mosse come questa, può rappresentare un’opzione politica rilevante.

Il voto

La votazione si è svolta durante la 41esima sessione dell’assemblea, tenutasi a Montreal, in Canada, proprio a inizio ottobre. Ma non sono bastati gli 80 consensi raggiunti dalla Russia nel corso delle votazioni, dal momento che il minimo di voti richiesto per mantenere un seggio nel Consiglio dell’Organizzazione era di 86. Quello del Consiglio direttivo sembrerebbe rappresentare un voto di protesta per la guerra di aggressione mossa da Mosca ai danni di Kiev. Dopo aver ereditato il seggio di spettanza dell’Urss nel 1991, la Russia dunque non farà più parte degli “Stati di primaria importanza nel trasporto aereo” in seno al Consiglio. Prima del voto diversi Paesi, tra cui il Canada e molti Stati europei, avevano consigliato di votare contro l’appartenenza della Russia al Consiglio, sanzionando così la sua violazione della Convenzione sull’aviazione civile internazionale, il che potrebbe aver influenzato i risultati delle votazioni.

Non si è fatta attendere la contestazione da parte di Mosca, che ha chiesto una revisione procedurale. “Vorremmo esprimere il nostro rammarico per l’esito della votazione”, ha raccontato a Reuters un rappresentante russo dopo la decisione dell’assemblea. “Lo consideriamo un passo puramente politico e non ha nulla a che fare con la posizione della Russia nel campo dell’aviazione civile”, ha poi concluso.

Le accuse alla Russia

Firmata nel 1944, la Convenzione di Chicago sull’aviazione civile internazionale, che ha istituito l’Icao, al suo primo articolo recita: “Ogni stato ha la sovranità completa ed esclusiva sullo spazio aereo sopra il suo territorio”. Sarebbe stata la violazione di tale articolo uno dei principali motivi che hanno portato all’estromissione della Federazione russa dal Consiglio, così come la commissione di altri reati contrari alla Convenzione. Non solo, tra le colpe additate a Mosca vi sono la violazione dello spazio aereo sovrano dell’Ucraina, la messa in pericolo di aerei civili e la distruzione delle infrastrutture dell’aviazione civile, quali gli aeroporti, attraverso bombardamenti. A cui si aggiunge il sequestro di aerei di linea, principalmente di Airbus e Boeing, noleggiati a compagnie aeree russe, e sottoposti a una doppia immatricolazione.

Già all’inizio dell’estate Mosca era stata avvertita in merito a tale questione, con l’Icao che la esortava a interrompere la doppia registrazione degli aerei dopo che il Paese ne aveva spostati circa 450 nel suo registro, in chiara violazione della Convenzione. “Non possiamo accettare che un membro, violando così chiaramente la Convenzione di Chicago, sieda nello stesso consiglio che dovrebbe agire come suo tutore. Non si tratta di politica. Si tratta dei fondamenti di questa organizzazione”, ha commentato il commissario dell’Unione europea per i Trasporti, Adina Valean. In più di quarant’anni è la prima volta che un membro viene escluso dal Consiglio dell’Icao.

Organi dell’Icao

Il Consiglio raggruppa 36 membri eletti per un mandato di tre anni. Nonostante la Russia non verrà più annoverata tra gli “Stati di primaria importanza nel trasporto aereo”, il Paese in realtà potrà ancora avere un seggio nel Consiglio, ma con un rango inferiore. Il Consiglio – organo esecutivo –, insieme all’Assemblea, rappresentano i due organi di governo dell’Icao. Quando necessario, i membri del Consiglio possono essere chiamati a prendere decisioni per mantenere la sicurezza e la regolarità del trasporto aereo internazionale. Mentre l’Assemblea si riunisce per elaborare la politica dell’Organizzazione ed eleggere i membri del Consiglio stesso. L’Icao, finanziato dai governi nazionali degli Stati membri, ha lo scopo di sostenere la loro diplomazia e cooperazione nel trasporto aereo, in quanto firmatari della Convenzione di Chicago. La sua funzione principale è infatti quella di mantenere una burocrazia amministrativa ed esperta a supporto di tali interazioni diplomatiche, ricercando nuove prospettive per le politiche di trasporto aereo e le innovazioni di standardizzazione.


×

Iscriviti alla newsletter