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La strategia della Finlandia contro la propaganda russa

Il Paese scandinavo è il più resiliente alle fake news e le campagne di disinformazione. La fiducia nei media ufficiali è il risultato di un efficace programma di formazione, che comincia dalle scuole…

Dal Brasile all’India, una delle battaglie principali dei governi e delle istituzioni è contro la disinformazione. In Europa, la East Stratcom Task Force del Servizio di Azione Esterna ha aggiunto di recente uno strumento per difendere i Paesi membri dell’Unione europea dall’attacco della propaganda russa. Il sito si chiama EUvsDisinfo ed è il primo progetto di sensibilizzazione a livello europeo sulla disinformazione, arricchito con la nuova sezione “learn”.

“Questa pagina spiega i meccanismi, le tattiche, le narrazioni comuni e gli attori che stanno dietro alla disinformazione e alla manipolazione delle informazioni – si legge in una nota ufficiale -. Offre approfondimenti sull’ecosistema mediatico favorevole al Cremlino e spiega anche la filosofia alla base della manipolazione e dell’interferenza dell’informazione straniera. I lettori possono anche trovare facili tecniche di risposta che chiunque può applicare, e in seguito possono mettere in pratica le abilità appena acquisite attraverso quiz e giochi”.

Ma in Europa c’è chi da tempo ha sviluppato strategie per combattere la disinformazione e le fake news, arrivate dalla Russia e non solo. La Finlandia è il Paese che riscontra più fiducia nei media ufficiali, le istituzioni e il governo, e diffida dall’informazione che arriva da altre fonti.

Secondo un report dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), il 71% dei finlandesi crede nel proprio governo, in confronto a una media del 41% degli altri Paesi appartenenti all’organizzazione. La popolazione ha fiducia anche nel Parlamento, il servizio civile, la polizia e i media ufficiali.

Questo non significa che non cercano informazioni sui social network, vulnerabili alle fake news, ma hanno gli strumenti per valutare in maniera critica quanto leggono.

Ugualmente, uno studio dell’Open Society Institute colloca la Finlandia tra i Paesi più resilienti alla disinformazione in tutto il mondo. Il loro Indice di Alfabetizzazione Mediatica misura la capacità di discernimento tra notizie false e vere. I finlandesi hanno ottenuto 75 punti, il punteggio più alto a livello globale. La Germania e il Regno Unito, invece, 61 punti, Francia 57 e Italia 48. Gli Stati Uniti 60 e il Canada 68.

Come ci è riuscita la Finlandia a vincere la battaglia contro le fake news? Un reportage dell’emittente britannico Bbc spiega che la base della strategia è nel sistema scolastico. Il pensiero critico e l’alfabetizzazione mediatica fanno parte delle materie di studio nelle scuole da molti anni.

Nel 2016 il programma scolastico è stato aggiornato per insegnare ai bambini ad identificare le informazioni false, come possono essere manipolati dati e statistiche, e a sviluppare un pensiero critico.

Un’altra linea di difesa della Finlandia contro le notizie false è l’Agenzia Nazionale di Forniture di Emergenza. Questo organismo del governo centrale lavora insieme ad imprese private e media ufficiali per preparare le persone contro qualsiasi tipo di perturbazione o propaganda. Si coordina anche con alcune Ong, tra cui Faktabaari, la più famosa.

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