Il ministro mantiene Aeronautica e Carabinieri. A Rauti l’Esercito, a Perego la Marina. La senatrice prende anche “Strade sicure” mentre al deputato vanno Eurofighter e legislazione su export militare e cyber
Il ministro Guido Crosetto ha firmato i decreti di deleghe ai sottosegretari alla Difesa.
Il ministro ha mantenuto la gestione delle questioni afferenti l’Aeronautica militare e l’Arma dei carabinieri, mentre ha affidato l’Esercito alla senatrice Isabella Rauti (di Fratelli d’Italia, come il ministro), ufficiale della riserva selezionata della stessa forza armata, e la Marina Militare al deputato Matteo Perego di Cremnago (di Forza Italia). La prima, già membro della commissione Difesa del Senato nella scorsa legislatura, parteciperà a eventi manifestazioni e fiere in Europa, Africa e America del Nord. Il secondo, già membro delle commissioni Difesa ed Esteri della Camera nella scorsa legislatura, in Asia, Oceania e America del Sud. Una suddivisione che sembra rispondere alla necessità della maggioranza di governo di non perdere troppi “pezzi” al Senato, dove la coperta è più corta.
L’operazione “Strade sicure” è di competenza della sottosegretaria Rauti, così come la formazione del personale civile e militare della difesa, la parità di genere e le pari opportunità, le attività sportive militari, le politiche per la disabilità, il Corpo militare volontario della Croce Rossa italiana e il Corpo delle infermiere volontarie, le materie riguardanti l’associazione dei Cavalieri del Sovrano militare ordine di Malta e la nomina di rappresentanti della Difesa “in seno ai comitati misti paritetici in materia di servitù militari, alle commissioni tecniche provinciali sulle materie esplodenti previste dalle disposizioni di pubblica sicurezza ed agli altri comitati di natura tecnica”.
Tra le deleghe di Perego di Cremnago rientrano i rapporti con i sindacati, le iniziative in materia di lotta alla contraffazione, le attività correlate all’elaborazione di una proposta legislativa “che semplifichi le procedure per l’export” (legge 185 del 1990), il monitoraggio degli adempimenti connessi al programma Eurofighter e la proposta di una ridefinizione dell’attuale legislazione in materia cyber “che tenga conto della specificità e delle esigenze della difesa”.
Rimangono al ministro le deleghe per “la trattazione delle problematiche relative alla sicurezza cibernetica”, così come “gli atti e i provvedimenti riguardanti la società Difesa Servizi spa e l’Agenzia industrie difesa”.