Secondo l’ex M5S Washington invia armi pesanti a Kiev dal 2014. Ma non è così. Ecco com’è andata, nella spiegazione della ricercatrice dell’Istituto Affari Internazionali
Lunedì sera, ospite a diMartedì, il programma di Giovanni Floris su La7, Alessandro Di Battista ha sostenuto che gli Stati Uniti stanno mandando gli armi pesanti all’Ucraina dal 2014. “Visto che non è la prima volta che lo dice, volevo fare un debunking di questa disinformazione”, ha scritto Nona Mikhelidze, senior fellow dell’Istituto Affari Internazionali. Ecco cosa ha scritto l’esperta.
Ieri su #dimartedi @La7tv #DiBattista ha detto che gli #StatiUniti stanno mandando gli armi pesanti all’#Ucraina dal 2014. Visto che non è la prima volta che lo dice, volevo fare un debunking di questa disinformazione. (1)
— Nona Mikhelidze (@NonaMikhelidze) November 2, 2022
Durante la sua presidenza, Barack Obama “aveva rifiutato di mandare le armi letali all’Ucraina nonostante le richieste ripetute da parte dell’allora presidente ucraino [Petro] Poroshenko”. Nel 2014, la Casa Bianca ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti da 53 milioni di dollari per l’Ucraina, che comprende diversi sistemi ed equipaggiamenti, ma non armi, come si legge sul sito del Congresso degli Stati Uniti.
Nel 2018 Donald Trump decide di mandare armi per un valore di 391 milioni di dollari, continua l’esperta. Tuttavia, la Casa Bianca sospende l’invio successivamente mandando soltanto solo 360 Javelin. “I democratici accusano Trump di aver trattenuto l’assistenza militare per estorcere un favore politico dal governo [Volodymyr] Zelensky” in merito alle vicende di Hunter Biden, figlio del suo sfidante e attuale presidente Joe Biden.
“Nel marzo 2021, le forze armate russe iniziano quella che si è rivelata la più grande esercitazione militare dalla fine della Guerra Fredda che non era direttamente collegata ad alcuna operazione militare in corso”, spiega ancora Mikhelidze. Nel 2021 Mosca ha schierato 120.000 uomini truppe in Bielorussia al confine con Ucraina. Contemporaneamente, invia le subunità aeree in Crimea. “L’informazione su questa esercitazione militare può essere trovata sul sito del ministero della Difesa russa”, scrive. “Quindi in realtà [Vladimir] Putin voleva cominciare la guerra già in primavera del 2021. In risposta a queste esercitazione Biden comincia a spedire le armi all’Ucraina (Javelin e stingers). Gli arm[amenti] seri però che permettono all’Ucraina di cambiare le sorti della guerra e andare su controffensiva cominciano ad arrivare dal mese di giugno 2022”, conclude.