Il documento definisce le basi per una politica finalizzata a rafforzare i valori spirituali e morali del Paese, accusando direttamente gli Stati Uniti di essere una minaccia. Il rischio di più repressione e censura
Nuova stretta del presidente Vladimir Putin a favore di quelli che considera i valori tradizionali della Russia. Con un decreto ufficiale, il capo del Cremlino ha definito le basi per una politica che ha come obiettivo il “rafforzamento dei valori spirituali, morali tradizionali”, accusando allo stesso tempo gli Stati Uniti di essere una minaccia alla loro esistenza.
“Decido di approvare gli allegati Fondamenti della politica statale per la conservazione e il rafforzamento dei valori spirituali e morali tradizionali russi – si legge nel documento -. I valori tradizionali sono minacciati dalle attività di organizzazioni estremiste e terroristiche, da alcuni mass media, dalle azioni degli Stati Uniti d’America e di altri stati stranieri ostili, da un numero di società transnazionali e organizzazioni straniere senza scopo di lucro, come le attività di alcune organizzazioni e individui sul territorio della Russia”.
E prosegue: “Il Cristianesimo, l’Islam, il Buddismo, l’Ebraismo e le altre religioni, che sono parte integrante del patrimonio storico e spirituale russo, hanno avuto un impatto significativo sulla formazione dei valori tradizionali comuni a credenti e non credenti. L’Ortodossia gioca un ruolo speciale nella formazione e nel rafforzamento dei valori tradizionali”.
Con questo decreto, Putin vuole creare più strumenti per perseguitare chi non si piega a questi valori. “La Federazione Russa considera i valori tradizionali come la base della società russa, e farà il possibile per proteggere e fortificare la sovranità della Russia, garantire l’unità del nostro Paese multinazionale, salvare il popolo della Russia e sviluppare il potenziale umano”.
Il decreto è in vigore da oggi e si centra su sette temi: valori tradizionali, lavoro dei giovani, riforme nell’istruzione, azioni degli Stati Uniti e Paesi ostili, patriottismo e servizio alla patria, creazione di una macchina statale di propaganda, interazione tra autorità e media e lotta contro la propaganda gay.
Sulla definizione dei valori tradizionali, il documento spiega che ci sarà un aggiornamento ogni sei anni: “I valori tradizionali sono minacciati dalla attività di organizzazioni estremiste e terroriste, certi mezzi di comunicazione di massa, l’azione degli Stati Uniti d’America e altri stati stranieri ostili, una serie di imprese transnazionali e organizzazioni straniere senza fini di lucro, così come l’attività di certe organizzazioni e individui nel territorio russo”.
Il piano di Putin prevede anche la formazione di un ordine statale di opere per preservare e fortificare i valori tradizionali, che include un macchinario di propaganda: “Formazione di un ordine statale per la ricerca scientifica, la creazione di materiale informativo e metodologico (inclusa la cronica cinematografica e audiovisiva), opere letterarie ed artistiche, la prestazione di servizi destinati a preservare e popolarizzare i valori tradizionali, così come garantire la qualità e il controllo dell’ordine statale”.
Inoltre, questa struttura avrà come obiettivo combattere i presunti tentativi di falsificare la storia e lottare contro la diffusione di un’ideologia considerata distruttiva dal Cremlino.