Francamente meraviglia questa meraviglia che si legge nelle dichiarazioni ospitate dai giornali: davvero non ve l’aspettavate? Sono i primi gesti del governo, dopo il siparietto sul presidente del Consiglio al maschile. Sono gesti che fanno fare la ola all’italiano che ha votato Meloni, senza costare troppo all’erario. La rubrica di Pino Pisicchio
Siamo onesti: se mandiamo al potere la Destra/Destra che cosa ci aspettiamo che faccia? Reading di poesie in piazza per declinare tutto il catalogo del politically correct in forma di rosa? Suvvia!
Come minimo aspettiamoci una strizzata d’occhio a quella parte di popolo che risponde con entusiasmo all’appello alla paura – peraltro motivatamente disseminata per le nostre strade – chiudendosi in casa a guardare la tivvù che racconta di cronache nerissime.
E allora giù con ardore la mannaia contro i giovinastri dei rave che, si sa, sono tutti drogati, pericolosi e corruttori dei nostri figli; giù con maschia energia contro l’ergastolo ostativo, che vuol dire, fuori dall’astruseria leguleia, che quando uno si becca l’ergastolo non deve neanche lontanamente sperare di potersi giovare di qualche pena alternativa.
Siamo in attesa – per completare il programma securitario – delle norme per il respingimento “chirurgico” dei migranti di pelle nera (perché si sa quelli biondi vanno benissimo e ci salvano la coscienza di fronte all’Europa, come accade per Orban e il suo collega polacco), ma non ci sarà da aspettare troppo: se non bastassero il ministero dell’Interno e quello della Giustizia, c’è pure la competenza di Salvini che dalle Infrastrutture reclama, offrendo il suo intenso curriculum migrantium.
Francamente meraviglia questa meraviglia che si legge nelle dichiarazioni ospitate dai giornali: davvero non ve l’aspettavate? Sono i primi gesti del governo, dopo il siparietto sul presidente del Consiglio al maschile, tanto per far capire quant’è tosto sto governo. Sono gesti che fanno fare la ola all’italiano che ha votato Meloni, senza costare troppo all’erario.
Il messaggio è semplice: “Vedi come si muove subito il governo per spazzare via questi drogati e mettere la blindatura tombale ai mafiosi?”. Poi, per favore, via quelle sottigliezze causidiche da azzeccagarbugli: dite che con questa nuova norma gli studenti che occupano una scuola o gli operai che occupano le fabbriche possono essere colpiti con sei anni di galera? Meglio!
Andate a studiare, pezzi di asini, e andate a faticare, sfaticati: piuttosto che fare scioperi ringraziate Dio che una scuola e un lavoro ce l’avete!
Sull’ergastolo ostativo, poi, non provate neanche a far svolazzare le pronunce della Corte Costituzionale e della Corte di Giustizia nel 2019: in galera devono morire! Domando agli altri diversi da chi sta al governo: davvero non avevate capito che aria tira nel Paese ignorando che tra i diritti fondamentali del cittadino c’è quello alla sicurezza, senza il quale tutti gli altri non trovano ragione? E non avete mai pensato che a recitare il politically correct, e a non farsene carico nel modo corretto, si lasciava spazio all'”appello alla paura”, agitato nel modo più grossolano e superficiale?
Certo, allora, che l’intervento del governo sui rave party, peraltro in forma di decreto, è inutile, malfatto, ambiguo e si presta a tutte le interpretazioni traverse, ma in una politica fatta ormai solo di comunicazione superficiale ciò che arriva all’elettore è che la destra al potere sta facendo quello che si è impegnata a fare mentre gli altri, come sempre, frappongono ostacoli. Se ci fosse un “Governo Ombra” dell’opposizione questo sarebbe il momento per dire qualcosa di senso sulla sicurezza. Ma per adesso dell’opposizione abbiamo solo l’ombra ectoplasmatica. Non a caso siamo al 2 novembre.