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Contrabbando, le best practices italiane e il rapporto Maciste

È proseguita a Trieste la presentazione del 1° Rapporto sul commercio illecito nel settore tabacco e E-cig della Fondazione Osservatorio Agromafie, in collaborazione con Eurispes e Philip Morris Italia. Uno studio che tenta di restituire un quadro esaustivo del fenomeno criminale seguendone l’evoluzione nel corso degli anni

Sul contrabbando di sigarette illecite, l’Italia si conferma best practice battendo la media europea dell’8,1 per cento con il suo 2,2 per cento in termini di consumo di sigarette illecite. Questo è solo uno dei rilievi emersi dal Rapporto sul commercio illecito nel settore tabacco e E-cig, realizzato dalla Fondazione Osservatorio Agromafie, con Eurispes e Philip Morris Italia.

Il Rapporto, frutto del lavoro svolto dal Tavolo M.A.C.I.S.T.E. (Monitoraggio Agromafie Contrasto Illecito Settori Tabacchi e E-cig), dopo la presentazione della settimana scorsa a Roma, è approdato anche a Trieste, per la seconda tappa della sua presentazione.

Ad aprire i lavori dell’evento organizzato da Coldiretti Trieste e dalla Fondazione Osservatorio Agromafie, sono stati l’Assessore alle politiche della sicurezza cittadina, Maurizio De Blasio e Erik Masten, Membro di Giunta della Camera di Commercio della Venezia Giulia. La discussione è poi proseguita con il contributo di Marta Lazzaroni, Responsabile Eurispes in Lombardia; Gianna Di Danieli, Avvocato; Gennarino Masiello, Presidente ONT; Piergiorgio Marini, Manager External Affairs and Illicit Trade Prevention di Philip Morris International; Carlo Ricozzi, Comandante della Guardia di Finanza, coordinatore del Tavolo di lavoro M.A.C.I.S.T.E.; Generale D. Giovanni Avitabile, Comandante Regionale Friuli-Venezia Giulia della Guardia di Finanza e da Ivo Bozzato, Direttore Coldiretti Trieste che ha moderato la discussione.

“Oggi abbiamo l’occasione per dimostrare la bontà del rapporto tra produzione primaria e industria di trasformazione basata su elementi come trasparenza e controllo della filiera. Si tratta di valori che tutelano il Made in Italy, sia per i territori vocati alla produzione sia per i territori che ospitano l’industria di trasformazione”, ha sostenuto Alessandro Muzina, Presidente Coldiretti Trieste.

Nel contesto nazionale, il Friuli-Venezia Giulia si posiziona al di sopra della media del Paese, con un commercio illecito di sigarette pari al 19 per cento. Motivo di questo dato è la prossimità con il mercato sloveno, storicamente caratterizzato da prezzi più bassi per le sigarette rispetto al mercato italiano. È anche per casi come quello friulano che la lotta al contrabbando resta fondamentale per l’Italia.

“L’Italia è tra i principali produttori europei di tabacco nell’Unione europea. È interesse del nostro Paese sia difendere la qualità del prodotto sia impedire l’accesso di un tabacco contraffatto che inquini il mercato”, ha aggiunto Marta Lazzaroni, Responsabile della sede dell’Eurispes in Lombardia. In Italia, questa missione è sostenuta dal lavoro di molti secondo Piergiorgio Marini, Manager External Affairs and Illicit Trade Prevention di Philip Morris International. “Grazie all’impegno delle forze dell’ordine e dell’Agenzia delle Dogane nel contrasto al contrabbando e alla contraffazione di sigarette, l’Italia si dimostra ancora una volta una best practice rispetto alle altre nazioni europee”, ha infatti aggiunto Marini.

(Contenuto redatto in collaborazione con Philip Morris Italia)


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