Ho avuto molte occasioni di incontrare l’onorevole Frattini, sensibile alla costruzione di un Islam autentico come testimonianza di una spiritualità universale. Seguendo questa prospettiva, abbiamo sviluppato ponti dall’Azerbaijan agli Emirati Arabi Uniti, all’Ue dove come vice presidente della Commissione ha saputo accompagnare la sicurezza internazionale al confronto con le autorità religiose d’Europa. Il ricordo di imam Yahya Pallavicini, vice presidente Coreis italiana
“L’anima dei giusti è nelle mani di Dio”. Questa citazione dal libro della Sapienza è stata ripresa dal Cardinale Giovanni Battista Re nella cerimonia funebre in onore dell’onorevole Franco Frattini nella Basilica dei Santi Apostoli a Roma.
Si tratta di una citazione della Bibbia che distingue il tormento finale dei peccatori dal destino dei santi, una citazione di grande conforto spirituale per i familiari e gli amici del ministro e presidente Frattini. Illustri giuristi del Consiglio di Stato e rappresentanze politiche hanno partecipato ai funerali di Stato ricordando la sua gentilezza e il suo rigore nell’onorare le Istituzioni e il senso di responsabilità nei confronti del popolo italiano, rispettando la scienza dell’amministrazione pubblica e del diritto insieme all’arte delle relazioni internazionali.
Ho avuto molte occasioni di incontrare l’onorevole Frattini sensibile alla costruzione di un Islam autentico come testimonianza di una spiritualità universale e di una cultura del monoteismo, un Islam ecumenico e aperto al dialogo con le altre confessioni religiose e rispettoso dell’ordinamento dello Stato, un Islam autorevole nel prevenire e contrastare le infiltrazioni radicali ed eversive. Seguendo questa prospettiva, abbiamo sviluppato ponti dall’Azerbaijan agli Emirati Arabi Uniti, all’Unione europea dove come vice presidente della Commissione ha saputo accompagnare la sicurezza internazionale al confronto con le autorità religiose d’Europa. Questo modello virtuoso di tutelare la sicurezza e lo sviluppo della cultura modulando una relazione tra la dignità Istituzionale nelle moderne democrazie occidentali e il valore del pluralismo religioso come antidoto all’estremismo (di qualsiasi colore o forma) è stata una strategia ispirata del presidente Frattini.
Colpisce dover pensare che nel 2022 siano scomparsi Franco Frattini e David Sassoli, due protagonisti della politica italiana in Europa così diversi tra loro eppure così seri e sensibili all’apertura e all’onestà intellettuale nel servire una declinazione della visione illuminata dell’Occidente, senza ghetti e senza corruzioni. Se aggiungiamo a questi due campioni anche la scomparsa del Ministro dell’Interno emerito Roberto Maroni, ci rendiamo conto della perdita incolmabile di sensibilità Istituzionale interpretata in modo efficiente e, soprattutto, spersonalizzato.
Ricordo che alla Farnesina nel 2010 abbiamo preparato con il ministro degli Esteri Frattini una intesa che favorisse l’internazionalizzazione di prodotti Made in Italy nei settori alimentari, cosmetici, farmaceutici, programmi per il turismo e la finanza, rivolti al mondo musulmano con l’abbinamento di standard di qualità alla certificazione volontaria Halal Italia, evitando le strumentalizzazioni di imprenditori del “fai da te” e le mafie puritane e formaliste degli speculatori islamisti. Una ricaduta concreta è stata l’organizzazione annuale durante il mese di Ramadan di un ricevimento per l’interruzione del digiuno rivolto ai diplomatici delle ambasciate del mondo musulmano accreditate in Italia. Un momento conviviale che creava l’occasione di testimoniare la sensibilità spirituale e interculturale come ingrediente fondamentale per lo sviluppo delle relazioni internazionali.
Giustizia nel diritto, nella politica nazionale ed estera, nel confronto tra laicità e religioni è l’insegnamento formativo del presidente Frattini anche nella Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale dove le nuove generazioni di eredi di una leadership possono comprendere il senso dell’onore nella competenza, il valore del rigore nella gentilezza, imparare la strada per essere giusti e affidarsi a Dio.
(In foto: da sinistra imam Yahya Pallavicini, l’ambasciatore Uae in Italia, il presidente Wmcc Ali Rashid Al Nuaymi, il presidente Frattini, un esperto da Hedaya Abu Dhabi)