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“Four Eyes” per la diversificazione 5G. Un messaggio a Huawei e uno a…

Australia, Canada, Regno Unito e Stati Uniti hanno firmato una dichiarazione per sostenere “un mercato più aperto, diversificato e innovativo”. Nel mirino c’è la Cina. Mano tesa ad alleati e partner

Nei giorni scorsi Australia, Canada e Stati Uniti hanno dichiarato il loro sostegno alle linee guida per le aziende di telecomunicazioni, sviluppate dal Regno Unito, “progettate per costruire una fornitura più innovativa, competitiva e sicura di apparecchiature per le reti di telecomunicazioni, anche per il 5G e il 6G”. “Insieme, riconosciamo che le architetture aperte e interoperabili sono un modo per creare un mercato più aperto, diversificato e innovativo”, si legge nella dichiarazione congiunta. I riferimenti sono chiari. Uno è esplicito, quello ai principi Open Ran, un’architettura per il 5G pensata per introdurre una maggiore competizione nel segmento radio e favorire anche l’ingresso di nuovi attori grazie all’interoperabilità tramite la definizione di interfacce standard aperte. L’altro è implicito: la dichiarazione è, infatti, chiaramente mirata a limitare il ruolo globale di alcune aziende come la cinese Huawei (recentemente finita di nuovo nel mirino dell’amministrazione statunitense).

La dichiarazione riunisce quattro quinti dell’alleanza di condivisione di informazioni Five Eyes. Non compare, infatti, la Nuova Zelanda, che pure ha bandito di fatto Huawei. I quattro, però, tendono la mano ad alleati e partner. “La diversificazione dei fornitori di telecomunicazioni è una questione globale e richiederà un approccio collaborativo da parte della comunità internazionale”, si legge. “Intendiamo quindi coordinare i nostri sforzi quando ci impegniamo con le parti interessate e i forum internazionali, condividere e implementare le migliori pratiche e lavorare insieme per affrontare le sfide politiche condivise. Intendiamo cercare il continuo sostegno di altri Paesi like-minded per realizzare davvero i vantaggi di una catena di fornitura di telecomunicazioni diversificata su scala globale”, conclude la dichiarazione.

Un messaggio chiaro, un appello netto alla luce di una questione di sicurezza nazionale e non solo. Infatti, una delle maggiori preoccupazioni degli Stati Uniti è l’affidabilità delle infrastrutture degli alleati e dei partner. Se le infrastrutture non sono sicure, non lo sono neppure le comunicazioni. È su questo che poggiano buona parte delle richieste americane – anche all’Italia – di diversificare i fornitori.

Desta curiosità il fatto che la Nato abbia recentemente scelto di privilegiare il risparmio finanziario alla sicurezza internazionale nel caso di un bando sulla telefonia mobile in Italia la cui assegnazione ha reso felici Huawei e Zte.



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