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Esteri e difesa. La collaborazione strategica Italia-Regno Unito

Il viceministro Cirielli e il ministro Fitto hanno incontrato il sottosegretario Docherty. Crosetto, titolare della Difesa, ha accolto l’omologo Wallace sulla nave Duilio. I rapporti tra Roma e Londra, che lavorano all’accordo bilaterale

Quando si parla della sicurezza collettiva del Mediterraneo all’interno del contesto Nato, il Regno Unito “vuole avere voce”. A dirlo è Leo Docherty, sottosegretario per l’Europa del Foreign Office, intervenuto durante il dibattito “A new agenda for cooperative security” all’interno della conferenza Rome Med 2022.

La sua presenza all’evento romano dedicato al Mediterraneo ne è un esempio. Ma ne cita altri due di questa settimana: l’arrivo in Italia della HMS Albion (di cui l’ambasciatore britannico Ed Llewellyn è honorary captain) per ricordare la battaglia di Anzio e i flash mob della banda della Royal Navy nei luoghi simbolo di Roma.

L’anfibia britannica è stata ormeggiata nel porto di Civitavecchia accanto alla nave Duilio, cacciatorpediniere della Marina italiana che ha ospitato un incontro tra i ministri della Difesa Guido Crosetto e Ben Wallace. “La convergenza di vedute tra i nostri Paesi in ambito Nato e la condivisa percezione delle sfide alla sicurezza, in questo particolare periodo di crescente competizione strategica e di crisi del sistema di sicurezza globale, rendono il nostro rapporto di collaborazione strategico”, ha dichiarato Crosetto.

Docherty ha incontrato Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri, e Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr. Entrambi molto vicini a Giorgia Meloni, presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia. In agenda l’invasione russa e il sostegno all’Ucraina, le conseguenze per la sicurezza energetica, le relazioni bilaterali e i rapporti tra Unione europea e Regno Unito.

È proprio da esteri e difesa, settore in cui la cooperazione tra Italia e Regno Unito è solida, che le diplomazie hanno avviato il confronto per un accordo bilaterale, pensato per consolidare la collaborazione tra i due Paesi in diverse aree ma rimandato ormai da mesi a causa di questioni interne (i cambi di governo sia a Roma sia a Londra) e internazionali.

Meloni ha incontrato il primo ministro britannico Rishi Sunak a metà novembre a margine della Cop27, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite, a Sharm el-Sheikh, in Egitto. Come raccontato su Formiche.net, è stato il primo incontro tra i due novelli capi di governo. Ecco cosa scrivevamo allora.

“È un rapporto tutto da costruire, tra due persone molto diverse. Si parte da quattro elementi: l’appartenenza alla famiglia conservatrice, l’urgenza di trovare soluzioni alle difficoltà economiche che, seppur diverse, interessano i due Paesi, il sostegno all’Ucraina e il lavoro fatto negli anni passati. A partire proprio dal clima. Infatti, Regno Unito e Italia hanno organizzato assieme la Cop26 del 2021, quando inoltre il primo è stato presidente di turno del G7 (premier Boris Johnson) e la seconda del G20 (presidente del Consiglio Mario Draghi)”.

(Foto: Twitter, HMS Albion)


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