Gli Stati Uniti sono entrati in una fase conosciuta come sindemia, cioè, quando due o più epidemie o focolai di malattie attaccano una popolazione. Ecco come si stanno organizzando
Aumentano i contagi di Covid-19 negli Stati Uniti. Gli ospedali americani sono al limite della capacità, molto più pieni rispetto al periodo più grave della pandemia nel 2020. Secondo i dati del Dipartimento della Sanità e i Servizi Umani degli Stati Uniti, più dell’80% dei posti letti è in uso in tutto il Paese (nel 2020 erano occupati del 70%) ed è stato registrato un aumento dell’8% rispetto alle ultime due settimane.
Il numero di contagi e ricoveri ospedalieri, non solo per il Covid ma anche per l’influenza, è salito del doppio in seguito ai festeggiamenti della settimana del Thanksgiving. Le autorità hanno avvertito che durante le celebrazioni del Natale e della fine dell’anno probabilmente aumenteranno ancora i casi positivi.
La stagione dei virus respiratori è al picco in tutto il territorio americano. I livelli di allarme sono “alto” e “molto alto” in molti Stati, come hanno avvertito i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc).
Più del 90% dei letti degli ospedali è in uso a Rhode Island e più del 85% dei letti è occupato in otto Stati: Washington, New Hampshire, Massachusetts, Minnesota, Georgia, Missouri, West Virginia e Oregon. I posti degli ospedali pediatrici sono pieni al 76%. Da giovedì scorso, circa il 10% degli ospedali statunitensi hanno informato di una “mancanza grave di personale”.
Gli Stati Uniti sono entrati in una fase conosciuta come sindemia, cioè, quando due o più epidemie o focolai di malattie attaccano una popolazione. Gli americani sono colpiti in queste settimane da molti casi di influenza, Covid-19 e il virus respiratorio sinciziale, specialmente nelle zone del nord del Paese con l’arrivo dell’inverno. La situazione preoccupa gli esperti in prossimità delle festività natalizie e l’allentamento delle misure per contenere la diffusione del virus Covid.
È per questo che le autorità hanno chiesto il ritorno all’obbligo dell’uso delle mascherine negli spazi chiusi per la minaccia delle “tripledemia” (o sindemia), la confluenza del virus respiratorio sinciziale, l’influenza e il Covid-19, che sta colpendo milioni di americani.
Rochelle Walensky, direttrice dei Centers for Disease Control and Prevention, ha dichiarato che la pressione esercitata sul Sistema sanitario ha portato a questa raccomandazione: “Per proteggere la comunità in queste circostanze, con questi livelli molti alti, abbiamo consigliato alle persone di usare le mascherine”. Il provvedimento è già eseguito dal consigliere per la sanità dello stato di New York, Ashwin Vasan, e dalle autorità di Los Angeles.
Dean Sidelinger, epidemiologo dell’Oregon, sostiene che “il combinato dell’aumento di casi di influenza, virus sinciziale e Covid ha spinto gli ospedali oltre la capacità di posti di terapia intensiva, una situazione che non c’era stata nemmeno nei giorni più bui della pandemia Covid-19”.
Intanto, l’industria farmaceutica accelera su un vaccino efficace contro l’influenza e il Covid. Pfizer e BioNTech hanno annunciato venerdì che Food and Drug Administration, ente che si occupa della regolamentazione dei farmaci negli Usa, ha concesso l’approvazione con la modalità veloce ad un farmaco combinato di mRna contro l’influenza e il Covid-19. L’obiettivo è prevenire le due malattie con un unico farmaco.
Il vaccino di Pfizer e BioNTech è nella fase 1, che esamina la sicurezza e la tollerabilità del farmaco negli adulti sani. Come ha spiegato la Cnn, la campagna vaccinale con questo medicinale potrebbe aiutare a semplificare l’immunizzazione, bloccando lo sviluppo dei virus.