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Pnrr, cosa si può modificare e cosa no. Attenzione a pos, balneari e taxi

L’esenzione dal pos per pagamenti sino a 60 euro è una chiara violazione di impegni presi con l’Ue. Se il relativo articolo del disegno di legge di bilancio non viene cassato, c’è il rischio che tutti i finanziamenti del Pnrr all’Italia si blocchino. Simile rischio si corre se non si segue la normativa europea in materia di stabilimenti balneari e di taxi…

La settimana scorsa una delegazione della Commissione europea è stata a Roma per prendere contezza dei progressi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ha avuto incontri con vari ministeri, in gran parte nei locali del ministero dell’Economia e delle Finanze e una riunione plenaria la mattina del 2 dicembre. La sera del 2 dicembre, in occasione della presentazione di un libro di Giorgio La Malfa, il Commissario Paolo Gentiloni ha avuto modo di offrire ulteriori chiarimenti.

Su ritardi e simili temi, si rinvia all’attento monitoraggio pubblicato periodicamente on line dalla Fondazione Open Polis. In occasione della visita, varie voci si sono levate per “modificare il Pnrr” ed estenderne di due anni la durata od ancora includere nel programma il centenario progetto del ponte sullo stretto di Messina, eliminando naturalmente altri investimenti. Occorre dire, per dovere di cronaca, che la più forte di queste voci è stata zittita, il 3 dicembre, da una componente importante del suo proprio partito.

Per mera coincidenza, la mattina del 2 dicembre il New York Times International sfoggiava in prima pagina, con un titolo su 5 colonne, un servizio su un piccolo borgo (Livemmo a sud di Brescia) che per frenare lo spopolamento aveva approntato un programma per diventare un centro turistico: trasformare degli edifici abbandonati in alberghi, portare internet nel borgo (e nelle singole case), costruire parcheggi, e via di scorrendo. Di roba da sistemare a Livemmo ce n’è. In primo luogo, la riqualificazione degli spazi pubblici. Poi, trasformazione di un immobile abbandonato in area per attività culturali e turistiche. E ancora, creazione di piste ciclopedonali per muoversi in scioltezza nel verde. Il progetto prevede che verrà sistemato anche l’antico forno fusorio (quello che si usava per fondere il ferro) rinvenuto solo nel 2004, che risalirebbe alla fine del 1500. Un bel pezzo storico per i turisti che passeranno di là.

Il borgo ha circa 200 abitanti ed è il centro di un comune che ne sfiora 500, in gran parte anziani. Per questa ragione, ci vuole un nuovo school bus per portare i (pochi) livemmati di età scolastica in scuole relativamente vicine. Il comune ha un unico dipendente. Il progetto presentato al Pnrr ha ottenuto un finanziamento di 20 milioni di euro. Il povero dipendente non sa come preparare progettazione esecutiva e bandi di gara e come effettuare aggiudicazione e supervisioni delle varie componenti (si va da edilizia civile a collegare Livemmo alla rete Internet). Questo è un progetto da modificare, quanto meno accorpando le varie componenti ad altri investimenti ed individuando appropriate stazioni appaltanti. È altamente probabile che le autorità europee autorizzino modifiche come questa oppure la riduzione di alcune infrastrutture – portare una strada da 100 a 80 chilometri a ragione dell’aumento imprevisto ed inimmaginabile dei costi di costruzione – o del numero delle borse di ricerca – se gli importi di molte di esse devono essere aumentati a causa dell’inflazione. Ma non si può pensare di modificare il disegno complessivo del Pnrr o incidere sui contenuti e, soprattutto, sulle riforme. Ciò richiede una modifica dell’accordo intergovernativo sul Next Generation Eu e la ratifica da parte di 31 Parlamenti (il Belgio ne ha quattro).

In materia di riforme, tre nodi sono imminenti: pos, balneari, taxi. Il pos è obbligatorio dal 30 giugno 2022, data di avvio del regime sanzionatorio, secondo quanto previsto dal decreto Pnrr n. 36, convertito in legge in luglio. Commercianti e professionisti possono accedere a una serie di agevolazioni fiscali, dal credito d’imposta sulle commissioni al bonus per l’acquisto di strumenti utili ai pagamenti. L’esenzione dal pos per pagamenti sino a 60 euro è una chiara violazione di impegni presi con l’Ue. Se il relativo articolo del disegno di legge di bilancio non viene cassato, c’è il rischio che tutti i finanziamenti del Pnrr all’Italia si blocchino. Simile rischio si corre se non si segue la normativa europea in materia di stabilimenti balneari e di taxi. La Commissione lo ha detto a chiare lettere, ma neanche la stampa pare essersene accorta. Speriamo che il governo ne sia consapevole.

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