Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Che cosa fa Biden in Messico. L’agenda del viaggio

Migrazione, cooperazione e sicurezza ai confini sono alcuni dei temi principali dell’incontro tra il presidente americano e i colleghi Justin Trudeau e Andrés Manuel López Obrador. I repubblicani, però, alzano la voce

Il presidente statunitense Joe Biden è in Messico per incontrare il premier canadese Justin Trudeau e il padrone di casa, il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador. La riunione fa parte del vertice di leader dell’America del Nord, conosciuta anche come “Los Three Amigos”. L’agenda dell’incontro prevede l’approfondimento e l’espansione della cooperazione in materia di sicurezza e del partenariato economico, nonché del coordinamento su questioni globali e regionali.

Ned Price, portavoce del dipartimento di Stato americano, ha informato che anche il segretario Antony Blinken sarà a Città del Messico il 9 e il 10 gennaio. Incontrerà anche i suoi omologhi, il messicano Marcelo Ebrard e la canadese Mélanie Joly. Tra gli argomenti di discussione ci sarà la strategia per migliorare la competitività nordamericana, il cambiamento climatico, la gestione dei flussi migratori, la sanità pubblica e la sicurezza.

“I nostri problemi nella frontiera non sono nati da un giorno all’altro. E non si risolveranno da un giorno all’altro”, ha scritto Biden sui social. “Ma possiamo unirci per risolvere questo sistema sbagliato. Possiamo rassicurare la frontiera e risolvere il processo di migrazione perché sia ordinato, giusto, sicuro e umano”.

Prima di sbarcare in Messico, Biden si è recato a El Paso, in Texas, per valutare le operazioni al confine. Questo è il suo primo viaggio alla frontiera tra Messico e Stati Uniti. Il viaggio di Biden arriva dopo molte critiche del Partito repubblicano su quelle che la destra americana considera politiche inefficaci nella frontiera, dove la situazione sarebbe peggiorata da quando il presidente democratico è al potere.

Atterrando Biden è stato accolto dai membri del Congresso e da altri funzionari, tra cui il governatore repubblicano Greg Abbott, che ha consegnato al presidente una lettera chiedendogli di intraprendere ulteriori azioni di contrasto al confine, sottolinea il sito di NBC News. Tra le richieste del governatore ci sono l’impegno di Biden per detenere, perseguire ed espellere più migranti secondo le attuali leggi federali e riprendere la costruzione del muro di confine, che il presidente ha interrotto dopo essere entrato in carica.

Kevin McCarthy, diventato nei giorni scorsi speaker della Camera dopo aver a lungo trattato con l’ala trumpiana del partito, sostiene che la visita di Biden sia un “servizio fotografico”. La maggioranza repubblicana ritiene l’amministrazione “responsabile della creazione della più pericolosa crisi di confine nella storia americana”, ha spiegato.

Ricardo Samaniego, giudice della contea di El Paso, ha affermato che l’attuale pausa negli arrivi ha impedito al presidente di vedere quanto fosse numeroso il gruppo di nuovi arrivati: “È stato bello che fosse qui. È un primo passo. Ma dobbiamo ancora fare di più e passare più tempo con lui”.

Il viaggio di Biden inizia pochi giorni dopo l’annuncio del governo di nuove misure per aumentare la sicurezza nella frontiera. Le nuove politiche limitano le richieste di asilo al confine meridionale ed espandono la Title 42, aumentando al contempo il numero di percorsi legali per alcuni migranti per richiedere asilo. La norma sarà utilizzata per rimandare ogni mese migliaia di cubani, haitiani e nicaraguensi oltre il confine meridionale. Circa 30.000 migranti al mese provenienti da Cuba, Nicaragua, Haiti e Venezuela avranno la possibilità di venire legalmente negli Stati Uniti purché viaggino in aereo, ottengano uno sponsor e superino i controlli dei precedenti.

L’agenzia AP ricorda che El Paso è attualmente “il più grande corridoio per gli attraversamenti illegali, in gran parte a causa dei nicaraguensi in fuga dalla repressione, dalla criminalità e dalla povertà nel loro Paese”.  Il numero di migranti che attraversano il confine tra Stati Uniti e Messico è aumentato durante i primi due anni del mandato di Biden: “Ci sono state più di 2,38 milioni di fermate durante l’anno che si è concluso […] I cambiamenti politici annunciati la scorsa settimana sono la più grande mossa di Biden per contenere gli attraversamenti illegali delle frontiere e allontaneranno decine di migliaia di migranti che arrivano al confine”.

×

Iscriviti alla newsletter