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Etica, salute e sostenibilità. Nasce il Festival del Management

Di Roberto Vona

Si terrà il 3 e 4 febbraio a Milano e sarà un appuntamento istituzionale annuale, promosso e gestito dalla Sima, Società italiana di management, finalizzato a mostrare con fatti, esempi e testimonianze concrete, le qualità e la capacità di fare “service” delle donne e degli uomini del Management. L’intervento di Roberto Vona, ideatore e delegato Sima per il Festival del Management

L’edizione “zero” del nostro Festival del Management si terrà a Milano, presso gli spazi dell’Università Bocconi, venerdì 3 e sabato 4 febbraio 2023. Sarà un’occasione preziosa per valorizzare il contributo dei saperi e delle competenze di management a servizio del Paese e dello sviluppo inclusivo dei Territori.

L’obiettivo del festival è portare la cultura del management oltre le aule universitarie creando connessioni capillari in tutto il territorio italiano. Per trasmettere l’idea che la cultura manageriale è utile per realizzare le cose in modo pratico ed efficiente e a vantaggio della società nel suo complesso. Non solo in riferimento alle aziende e ai consumatori ma anche nell’ambito dell’amministrazione pubblica.

Etica, salute e sostenibilità sono i tre macrotemi fondamentali che saranno declinati da più prospettive. Etica, intesa come integrità e contrasto alle mafie, nell’ambito del quale i saperi e le competenze manageriali sono uno strumento indispensabile per contrastare le attività pervasive della criminalità e supportare le attività investigative. Salute intesa come qualità della vita in senso ampio. Sostenibilità: economica, ambientale, sociale. Il Festival nasce come un’iniziativa “di servizio” per condividere esperienze e creare una comunità di cultori del management”.

Il Festival del Management sarà un appuntamento istituzionale annuale, promosso e gestito dalla Sima, Società Italiana di Management, finalizzato a mostrare con fatti, esempi e testimonianze concrete, le qualità e la capacità di fare “service” delle donne e degli uomini del Management.

Verrà utilizzato un linguaggio e uno stile di comunicazione divulgativo, incentrato sulla costruzione di un format basato su “talk” tecnici, accattivanti per il grande pubblico, ideati, progettati e guidati dagli Accademici del Management, con il sapiente mixing di voci di opinionisti di fama, giornalisti autorevoli, imprenditori visionari, politici illuminati, star internazionali dell’impresa e della cultura imprenditoriale.

Il Festival del Management dovrà riuscire nella sfida di dare “corpo vivo, forma e sostanza tangibile” alle discussioni e alle testimonianze di azione d’impatto, che dovranno rimandare il più possibile ad immagini, video emozionali, dimostrazioni pratiche, prototipi, prodotti, servizi, da valorizzare in speciali aree degli spazi del Festival adibite ad innovative ed accattivanti “exibition rooms”, da progettare e gestire con creatività in partnership con gli stakeholders maggiormente proattivi e interessati.

Tutto questo senza rinunciare alle opportunità del “phigital”, consolidate in questi anni di pandemia, che permetterebbero di amplificare la possibilità di “connettere” ed includere tutti i territori italiani e internazionali che esprimono esperienze di management di valore, da raccontare e valorizzare adeguatamente in occasione del Festival. Obiettivo del Festival sarà anche alimentare la “considerazione” da parte dei Policy Makers, specie di quelli che hanno la responsabilità di governare le politiche economiche nazionali e locali.

Nel Festival del Management si dovrebbe dare un ruolo da protagonista alla trasversalità dei saperi e delle competenze aziendali, che possono rendere servizi utili non solo alle imprese ma anche, sempre più, alle Istituzioni, alle Comunità, allo sviluppo dei Territori.

Sarà fondamentale, a tal riguardo, il contributo particolare dell’Accademia di Management, non solo italiana, nel percorso di posizionamento strategico e di accreditamento tecnico e reputazionale dell’iniziativa, in modo da accentuare i caratteri unici ed inimitabili del progetto, che lo renderanno sempre speciale rispetto ad alter iniziative similari.

Tutta la programmazione del “palinsesto” del Festival sarà orientata alla selezione di temi di attualità di pubblico interesse, permeabili alla trasversalità dei saperi manageriali, che si prestino a “dimostrare” e a raccontare con la forza espressiva e narrativa ineguagliabile della testimonianza, storie di azione che possano mettere in pubblico ed ampio risalto l’importanza del Management.

Di grande “appeal” saranno le sessioni dedicate ai “champions” del Management, figure di spicco visionarie (protagonisti istituzionali, imprenditori, policy makers, amministratori pubblici, opinion leader) con cui confrontarsi allo scopo di valorizzare il contributo dei saperi e dell’agire manageriali ed ispirare il futuro, indirizzando i comportamenti collettivi all’innovazione, al cambiamento strategico e al miglioramento della qualità della vita e del benessere delle popolazioni.

Il Paese ha bisogno di competenze. Nei prossimi mesi la sfida della “messa a terra” del Pnrr è forse l’ultima grande occasione per rilanciare il Paese e la sua economia, recuperando in modo sostanziale i ritardi di sviluppo esistenti in molte aree territoriali non solo del Mezzogiorno.

Si ritiene un dovere civico per gli operatori del Management aiutare le Comunità a cogliere queste opportunità, mettendo a servizio dei territori le proprie competenze e capacità tecniche e di metodo, per elaborare concrete ed utili proposte progettuali, ma anche per contribuire fattivamente alla implementazione (execution) e gestione delle stesse.

Qui il manifesto

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