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FS autoprodurrà energia green. L’ad Ferraris spiega come

Tramite la controllata Ferservizi, FS ha pubblicato un bando di gara sulla Gazzetta ufficiale europea per un valore totale di 130 milioni di euro per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei primi venti impianti di produzione di energia elettrica tramite pannelli fotovoltaici

Entra nel vivo il programma per la produzione di energia elettrica da fonte green del gruppo FS Italiane annunciato dall’amministratore delegato Luigi Ferraris con il Piano industriale 2022-2031. Tramite la controllata Ferservizi, FS ha pubblicato un bando di gara sulla Gazzetta ufficiale europea per un valore totale di 130 milioni di euro per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei primi venti “impianti di produzione di energia elettrica tramite pannelli fotovoltaici – come si legge nel bando – da eseguirsi presso le aree di proprietà del Gruppo FS Italiane limitrofe alle sottostazioni elettriche ferroviarie”.

Le tappe spiegate da Ferraris

“Noi come Ferrovie dello Stato, movimentiamo il Paese e siamo grandi consumatori di energia i primi in Italia, con il 2% del consumo nazionale. Abbiamo quindi una grande responsabilità con il fine di contribuire al risparmio energetico. In tal senso, ci siamo dati l’obiettivo di diventare autoproduttori di energia, il che ci consentirà di diventare uno dei maggiori produttori di energia rinnovabile. Già quest’anno abbiamo lanciato una gara e dal 2024 inizieremo a generare energia. Si tratta di un investimento che oltre a produrre un vantaggio aziendale importante, rappresenterà un beneficio significativo per tutta la collettività”, ha Ferraris nel corso della tavola rotonda “La ripartenza: aziende energivore e risparmio intelligente” spiegandone i dettagli e annunciando le prossime tappe.

“Già oggi produciamo energia con impianti sui tetti delle nostre officine, ma ora abbiamo individuato circa 30 milioni di metri quadrati di spazi disponibili non utilizzati dalla rete ferroviaria o da Anas – ha continuato Ferraris- aree che sono vicine alla rete di trasmissione e che quindi possono essere facilmente utilizzate per installare impianti di energia rinnovabile, prevalentemente fotovoltaico”.

Il bando

Il bando per i primi venti impianti è stato lanciato da Ferservizi il 9 gennaio scorso: si compone di quattro lotti e copre l’intero territorio italiano, con l’individuazione di apposite aree di proprietà RFI (la società di FS gestore dell’infrastruttura ferroviaria e capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo) e Anas (la società delle strade del Polo Infrastrutture).

Il primo lotto, dal valore di 20 milioni, prevede la realizzazione di impianti fotovoltaici in tre regioni del Nord Italia: Ostiglia e Padova in Veneto, Strassoldo e Pontebba nel Friuli-Venezia Giulia e Chivasso in Piemonte. Il secondo raggruppamento comprende la realizzazione di impianti in quattro regioni del Centro-sud, per un valore di 40 milioni: Arezzo e Grosseto (Toscana), Santa Severa (Lazio), Avezzano (Abruzzo), Benevento e Contursi (Campania). Il terzo lotto, dal valore di 40 milioni, comprende quattro località della Puglia: Foggia, Brindisi, Nasisi e Lecce. Infine, l’ultimo gruppo di impianti, valore 30 milioni, copre le aree di Cassano allo Ionio, Mileto, Saline Joniche (Calabria) e Agira, Contesse (Sicilia).

Nel corso dell’anno una nuova gara per ulteriori 40 impianti consentirà al Gruppo di erogare già nel 2024 una potenza di oltre 300 megawatt con l’obiettivo di arrivare a 2 gigawatt nel 2027. Gli impianti saranno tutti connessi ai sottosistemi delle gallerie Anas e alle sottostazioni elettriche di RFI, quindi la loro produzione immessa direttamente nella rete permetterà di utilizzarla per la trazione dei treni. FS punta a raggiungere nell’arco del Piano Industriale 2022-2031 una produzione di energia dal fotovoltaico pari a circa il 10% di quella attualmente prodotta in tutta Italia dagli impianti a energia solare offrendo così un contributo concreto alla transizione green del Paese.

Le stazioni si rinnovano (in chiave green)

Nel piano energetico è previsto un ruolo attivo anche per le stazioni che potranno rinnovarsi in chiave green. Gli investimenti in nuovi impianti fotovoltaici nelle stazioni riguardano l’individuazione e lo sfruttamento di grandi superfici di copertura dei fabbricati, compatibilmente con i vincoli legati a edifici di pregio storico e architettonico. Un primo intervento riguarda un maxi parco fotovoltaico da realizzare in varie fasi sulla copertura del nuovo parcheggio di Roma Termini, da circa 2.100 pannelli solari e una potenza totale di 1 megawatt di picco a regime. Un’opera con un investimento di circa 2,7 milioni di euro che si estende su una superficie di 10 mila metri quadri e sarà connessa alla rete di distribuzione elettrica in bassa tensione della stazione consentendo di ridurre il prelievo di energia dall’infrastruttura pubblica. Oltre al nuovo parcheggio di Roma Termini, diventeranno ecologiche nei prossimi anni numerose altre coperture, potenzialmente per circa 50 mila metri quadri complessivi di aree nelle grandi stazioni, capaci di coprire il 10% circa dei loro fabbisogni energetici. Già nel corso del 2023 saranno oggetto di specifici studi di fattibilità e attività progettuali ulteriori aree a Roma Termini, la copertura del nuovo parcheggio di Napoli Centrale e spazi a Firenze Santa Maria Novella, con l’obiettivo di avviare la realizzazione dei relativi interventi dall’anno successivo.

 



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