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Così le istituzioni italiane accelerano i modelli di sviluppo sostenibile

Di Raadhika Tandon

Le attività di Cassa depositi e prestiti legate allo sviluppo sostenibile sono in costante aumento. Dalla partnership con l’Ifad, Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo con sede a Roma, ai progetti finanziati insieme a Eni, Gruppo Pietro Fiorentini e Joule, gli investimenti sono sempre più legati ai risultati Esg

Mentre la crisi alimentare globale continua e milioni di persone rischiano di morire di fame, le banche pubbliche di sviluppo (Bps) stanno affrontando la sfida. Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), focalizzata sullo sviluppo economico a livello nazionale e internazionale, sta collaborando con il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (Ifad) delle Nazioni Unite per progetti di sviluppo rurale in Africa, volti a fornire aiuti a coloro che ne hanno bisogno. Le Bps hanno il potenziale per migliorare drasticamente i sistemi alimentari con i loro finanziamenti e il loro sostegno, consentendo a milioni di persone di migliorare le loro pratiche agricole ed i loro prodotti alimentari. Una collaborazione ad alto livello promette di portare cambiamenti concreti nel giro di pochi mesi, e i contributi di Cdp al vertice Finance in Common con Ifad, Bei, Banca Africana di Sviluppo e Agence Française de Développement fanno fare un passo avanti alla lotta contro la povertà e la fame nel mondo. Con questa partnership, Cdp dà l’esempio al settore finanziario, mostrando cosa sia  possibile fare quando viene data la  priorità ai contributi sociali ed alla redistribuzione.

La partnership tra Cdp e Ifad intende affrontare i continui effetti della guerra Russia-Ucraina, dove le forniture di grano e fertilizzanti continuano a essere bloccate per l’esportazione costringendo le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo ad affrontare una realtà senza cibo a sufficienza. Insieme, le due organizzazioni creeranno un quadro di cofinanziamento che sosterrà i programmi dell’Ifad dal 2022 al 2024. L’Italia ha una forte relazione con l’Ifad, che ha sede a Roma, e l’impegno di Cdp contribuirà a rafforzare gli obiettivi internazionali sostenuti da tutte le parti coinvolte. I prestiti erogati da Cdp attraverso questo progetto, denominato Sustainable Agriculture and Food Ecosystems o Safe, saranno destinati direttamente alla lotta alla povertà e al sostegno dello sviluppo economico in alcuni Paesi africani d’importanza strategica per l’Italia. I Paesi possono usufruire di questi prestiti per migliorare e adattare le pratiche agricole, investire nell’agri-tech, proteggere le risorse naturali e accedere a nuove filiere di mercato. Questa coalizione con Ifad e Cdp è il primo passo di quella che si spera sia un’iniziativa in crescita, per accelerare il contributo alla crescita economica e ai processi agricoli vitali per la sopravvivenza di milioni di persone.

Oltre ai progetti internazionali, la resilienza è un aspetto cruciale dell’attività di Cdp e il finanziamento di tecnologie e progetti di sviluppo sostenibili è sottolineato dalla capacità di resistere a un mondo che cambia. Sotto la guida dell’Amministratore Delegato Dario Scannapieco, Cdp ha rinnovato il Memorandum of Agreement con la Banca Europea per la Ricostruzione e Sviluppo per finanziare e promuovere lo sviluppo internazionale sostenibile in linea con le iniziative della Commissione Europea. La sua attenzione alla collaborazione bilaterale e alla finanza climatica si è estesa a tutti i progetti e i clienti di cui Cdp si occupa, evidenziando il valore che la banca attribuisce alla sostenibilità.

Eni, azienda italiana leader nel settore dell’energia, ha sviluppato un’iniziativa per decarbonizzare la rete automobilistica italiana. Costruirà impianti di energia rinnovabile, svilupperà biocarburanti e installerà colonnine di ricarica elettrica, in collaborazione con Cdp. L’impatto socio-economico di questo progetto aiuterà l’Italia a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e a combattere il cambiamento climatico. Altri progetti finanziati da Cdp, come quelli con il Gruppo Pietro Fiorentini e Joule, riflettono il crescente movimento aziendale volto a collegare gli investimenti ai risultati Esg. Cdp ha anche avviato diversi investimenti in iniziative di sostenibilità globale, come i 70 milioni di euro in Ego, il più grande fondo di green-bond al mondo, e il lancio di un Sustainability Bond da 750 milioni di euro.

 

Raadhika Tandon si è laureata alla Johns Hopkins University (SAIS) dove ha studiato il rischio globale e attualmente lavora come research analyst

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