Telefonata tra i ministri degli Esteri. Il governo Meloni ribadisce l’impegno per la pace e la stabilità del Medio Oriente. Diplomazie al lavoro per un summit governativo a Gerusalemme
Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Esteri, ha avuto questa mattina un colloquio telefonico con Eli Cohen, ministro degli Esteri israeliano, a cui ha rinnovato le congratulazioni al suo omologo per la recente nomina. Inoltre, si legge in un comunicato della Farnesina, Tajani “ha ribadito l’importanza che l’Italia annette alla sicurezza dello Stato di Israele e ha sottolineato l’impegno del nostro Paese per la pace e la stabilità del Medio Oriente”. Cohen ha aggiornato l’omologo sugli ultimi sviluppi riguardanti gli Accordi di Abramo e il Forum del Negev e ha sottolineato che Israele è interessato ad ulteriori partner che promuovano la normalizzazione con Israele, a beneficio dell’intera regione, si legge in una nota della diplomazia israeliana.
DOSSIER IRAN
Tajani ha “espresso preoccupazione per gli sviluppi in Iran, menzionando la netta condanna del governo italiano per le recenti esecuzioni, le torture e le altre gravissime violazioni dei diritti umani”, si legge ancora. Nei giorni scorsi aveva dichiarato che “l’Iran ha superato la linea rossa, il punto di non ritorno”. Due settimane fa aveva convocato il neo-ambasciatore iraniano Mohammad Reza Sabouri (qui il suo profilo) chiedendogli di “inviare un messaggio a Teheran con il blocco delle condanne a morte. Mi pare che la risposta giunta informalmente vada nella posizione opposta”, spiegato aggiunto a SkyTg24. La scorsa settimana il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva ricevuto il diplomatico per la presentazione delle lettere credenziali esprimendo, oltre alla “ferma condanna della Repubblica Italiana”, anche “la sua personale indignazione per la brutale repressione delle manifestazioni e per le condanne a morte e l’esecuzione di molti dimostranti”.
HEZBOLLAH E PASDARAN
Il ministro Cohen “ha ringraziato il suo omologo per la decisione dell’Italia di definire il braccio armato di Hezbollah un’organizzazione terroristica e ha auspicato che giunga una dichiarazione analoga sulle Guardie della Rivoluzione iraniane e che queste siano considerate un’organizzazione terroristica”, si legge in una nota della diplomazia israeliana. Il ministro Cohen ha dichiarato di ritenere “molto importanti” i rapporti con l’Italia per rafforzare la sicurezza di Israele e ha espresso “grande apprezzamento per l’opposizione italiana alla risoluzione palestinese dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite in merito alla Corte internazionale di giustizia dell’Aia”.
NEI PROSSIMI MESI
Tajani ha annunciato all’omologo l’intenzione di visitare presto Israele, al fine di rafforzare il partenariato bilaterale in ogni settore, a cominciare dalla cooperazione economica e industriale. Cohen ha ribadito all’omologo che Israele è interessato a promuovere ed espandere le buone e cordiali relazioni tra i due Paesi nei settori dell’economia e del commercio, della tecnologia, dell’innovazione, della cultura e del turismo.
VERSO UN SUMMIT TRA I GOVERNI
Come raccontato nelle scorse settimane da Formiche.net dopo un incontro tra il ministro delle Imprese Adolfo Urso e l’ambasciatore israeliano Alon Bar, le diplomazie dei due Paesi sono al lavoro per un summit bilaterale tra i governi da organizzare a Gerusalemme già nella prima metà dell’anno, sfruttando anche i buoni rapporti tra il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. “Per l’Italia, Israele rappresenta un Paese amico e punto di riferimento a livello regionale”, si legge nella nota della Farnesina. E ricordando “l’importante ruolo della grande comunità ebraica in Italia”, ha anche assicurato “il massimo impegno a livello nazionale e internazionale nella lotta all’antisemitismo”.