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Due ragioni per cui Meloni piace davvero. L’analisi di Ungari (Luiss)

Di Andrea Ungari

Il gradimento di Giorgia Meloni certificato da Morning Consult non può che essere una buona notizia per l’Italia. E proietta la leader di Fratelli d’Italia in un Pantheon della politica internazionale che fino a qualche mese fa poteva solamente immaginare, e che sembra confermare il fatto che la sua scalata ai vertici del partito e poi della politica nazionale non sia stata affatto una casualità. L’analisi di Andrea Ungari (Luiss)

Nonostante i sondaggi sul gradimento dei leader e dei partiti mantengano sempre una certa aleatorietà, il risultato ottenuto dal presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, nel sondaggio della società internazionale Morning Consult è indubbiamente importante. Meloni, infatti, si colloca al sesto posto nei sondaggi compiuti su scala mondiale, seconda in Europa dopo la Svizzera, con una percentuale del 48% di gradimento da parte degli intervistati nella settimana che va dall’11 al 17 gennaio 2023: dietro di lei ci sono personaggi del calibro di Joe Biden ed Emmanuel Macron, ma anche il neo premier britannico Rishi Sunak e il leader canadese Justin Trudeau. Un risultato ancora più rilevante se si tengono in considerazione due fattori: il primo è che Meloni è l’unico presidente del Consiglio donna presente in questa lista di 22 Paesi, segno che l’ascesa di Meloni alla guida dell’Italia ha segnato un vero e proprio punto di svolta nella lotta per l’emancipazione femminile nel nostro Paese, ottenendo un risultato mai prima raggiunto e allineando l’Italia alla realtà di altri Stati europei, e non solo, che hanno avuto e hanno dei leader donne alla guida dei rispettivi Paesi.

Il secondo si riferisce alla percentuale conseguita: se si scorre, infatti, il gradimento di Meloni dal momento della sua nomina, esso è sempre stato al di sopra del 50% per quasi tutto l’autunno e l’inizio dell’inverno, e solo a partire dal nuovo anno si è attestato sul 49-48%, segno di un consenso, registrato anche in altri sondaggi, che Meloni sembra mantenere inalterato dal momento delle elezioni di settembre 2022. Ora, se è vero che uno dei dati con i quali ci si confronta nelle competizioni politiche degli ultimi anni è la volatilità dei consensi verso i leader politici, appare indubbio che il sostegno di cui gode Meloni sia passato indenne in questi mesi, segnando di nuovo un punto a favore per la leader di Fratelli d’Italia.

Tale risultato, dunque, a prescindere dalla condivisione o meno degli orientamenti politici del governo, deve suonare come un elemento di orgoglio per il nostro Paese, vedendo la sua giovane presidente del Consiglio, in carica da poco meno di 4 mesi, scalare le vette dei sondaggi e superando politici ben più navigati e con alle spalle potenze economico-militari più solide. Tutto ciò è avvenuto, poi, in un momento politico non dei più facili, dal momento che il governo ha dovuto rapidamente approntare una manovra finanziaria da 35 miliardi con la quale cercare di far fronte al rincaro dei prezzi delle materie prime dovuto alla guerra russo-ucraina e, dunque, rilanciare l’economia del Paese.

Nel contempo, il presidente del Consiglio italiano ha partecipato a tutta una serie di appuntamenti internazionali che hanno dimostrato, al di là di polemiche che sono sembrate pretestuose, di essere un leader capace, preparato e in grado di sedere da pari a pari ai tavoli dove si decide la politica internazionale. Un riconoscimento del gradimento della sua azione politica che il sondaggio della società Morning Consult sembra dimostrare e che proietta Meloni in un Pantheon della politica internazionale che la giovane leader di Fratelli d’Italia fino a qualche mese fa poteva solamente immaginare, e che sembra confermare il fatto che la sua scalata ai vertici del partito e poi della politica nazionale non sia stata affatto una casualità, ma dovuta a indubbie capacità politiche, a un lavorio costante su sé stessa e anche a una buona una dose di opportunismo che in politica non guasta mai.

Tale consenso di cui Meloni gode, poi, pone poi una seria sfida sia all’opposizione interna, che sembra ancora incapace di riprendersi dalla sconfitta subita, sia agli stessi partner di governo che appaiono sempre più oscurati dal presenzialismo e dalla capacità politica di Meloni. Un sondaggio, dunque, che non può che farci piacere come italiani e che probabilmente delinea un leader di cui a lungo sentiremo parlare.

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