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Lo tsunami d’argento italiano è evitabile?

Con un tasso di natalità in declino e la popolazione sempre più invecchiata, il quadro demografico dell’Italia è tra i più problematici dell’Occidente. Ma può essere anche un test per il resto del mondo… La proposta del governo Meloni vista dal quotidiano americano The New York Times

Gli anziani “rappresentano il cuore della società, e un patrimonio di valori, tradizioni e saggezza preziosa […] Prendersi cura dei vecchi significa prendersi cura di tutti noi”. Queste parole del presidente del Consiglio, Giorgio Meloni, sono state riportate dal quotidiano americano The New York Times per raccontare il nuovo “Patto per la terza età”, che cerca di porre le basi per la revisione del sistema sanitario e sociale ed impedire l’emarginazione degli anziani negli istituti.

E gli italiani stanno invecchiando e la popolazione del Paese si sta riducendo al ritmo più veloce in tutto l’Occidente. Gli esperti hanno battezzato questa tendenza demografica “tsunami d’argento”. Ma non solo… l’Italia deve affrontare il problema – in contemporanea – di una drastica riduzione della natalità, tra le più basse di Europa.

L’idea del “Patto per la terza età” non sarebbe però di Meloni. Come riferisce il New York Times, la revisione fa parte di un provvedimento approvato alla fine del governo di Mario Monti. Per il professore Cristiano Gori, coordinatore del Patto per un nuovo welfare che sostiene la legge, si tratta del riconoscimento che l’assistenza a lungo termine è una politica di welfare”.

La nuova normativa potrà semplificare l’assistenza sanitaria e i servizi sociali, portando il governo locale e nazionale nel campo in crescita dell’assistenza a lungo termine. La novità riguarda i finanziamenti del governo Meloni, che potrebbero offrire la possibilità di scegliere tra benefici in denaro o maggiori contributi da utilizzare per l’assistenza pubblica.

Il problema, non da poco, è che mancano le risorse. Gori ha ricordato come il programma elettorale di Meloni avesse la famiglia al primo posto, per cui questo piano potrebbe trovare i finanziamenti necessari per diventare realtà. Con una forza lavoro giovanile che possa contribuire al sistema di pensioni e assistenziali.

“Il governo della signora Meloni, rallentato da intoppi burocratici locali, ha già ritardato un programma per costruire nuovi asili nido finanziato con 3 miliardi di euro – o circa 3,3 miliardi di dollari – in fondi di recupero dell’Unione europea”, si legge sul New York Times.

La situazione sociale ed economica del Paese ha contribuito alla riduzione demografica per un combinato di bassa occupazione per le donne, fuga di giovani professionisti e famiglie, e bassa aspettativa di vita. Alessandro Rosina, autore di una “Storia demografica d’Italia” insieme a Roberto Impicciatore, ha spiegato come l’Italia deve incoraggiare alle giovani famiglie e alle donne che lavorano ad avere figli, o purtroppo “rimarrà e sarà per sempre un Paese che invecchia”.

Alcune regioni cercano di risolvere il problema prolungando il periodo in cui gli anziani possono lavorare, essere autosufficienti e contribuire, per rimandare il momento in cui cominciano ad essere un peso economico per la società. “La realtà del nuovo mondo grigio rappresenta un test decisivo per l’Italia – conclude il New York Times -, rendendola un laboratorio per molti Paesi occidentali con popolazioni che invecchiano”.

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