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Navigare il cambiamento tecnologico con il nuovo libro di Broggi

“Connessi e confusi” è il titolo dell’ultimo libro di Danilo Broggi, manager e scrittore, in cui si dipinge un quadro completo degli effetti dirompenti che il progresso tecnologico ha impresso sul nostro modo di vivere e di pensare

Più siamo connessi, più siamo confusi. Questo è il punto su cui Danilo Broggi, manager pubblico e privato e scrittore, si concentra nel dipingere un quadro completo degli effetti dirompenti che il progresso tecnologico ha impresso sul nostro modo di lavorare, di amare, di vivere, di pensare.

Il libro “Connessi e Confusi” (Guerini e Associati) è stato presentato mercoledì 25 gennaio presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica, in una tavola rotonda a cui hanno partecipato, oltre all’autore, Roberto Arditti e gli onorevoli Massimiliano RomeoLuca ToccaliniStefano Borghesi. Quì l’intervento completo.

Broggi analizza con sguardo disincantato – cogliendo luci e ombre del progresso – l’impatto che l’intensità e la magnitudo dell’avanzamento tecnologico produce sulla nostra vita di tutti giorni: scuola, famiglia, lavoro, comunità e sentimenti. Il libro è ricco di esempi, riportati dall’autore che ha osservato il mondo della tecnologia nella sua continua evoluzione. Gli esempi fanno sì che il lettore comprenda la concretezza e la contingenza dei megatrend descritti.

Il punto focale: l’umanità. L’umanità come bussola imprescindibile perché la tecnologia non diventi elemento di coercizione, di atomizzazione, di privazione delle libertà individuali. Ma anzi, sia strumento al servizio degli esseri umani, di potenziamento della forza lavoro, di innovazione, di  crescita economica e, perché no, di progresso intellettuale.

Rifuggire, insomma, il luddismo nostalgico per abbracciare una visione consapevole dei rischi e delle opportunità che lo sviluppo tecnologico offre e che possa orientare le scelte di chi fa impresa, di chi fa politica, di chi vuole essere cittadino del ventunesimo secolo senza perdersi nel mare della contemporaneità.

La bussola è anche l’oggetto ritratto in copertina, per un motivo ben preciso. La metafora calzante è quella della “bussola contro la mappa”. Dell’idea di uscire dal percorso prestabilito per affrontare l’ignoto mantenendo però un orientamento. “Leader al posto di manager”, se si vuole traslare il paragone in termini commerciali. Identità e visione per la politica che vuole governare il cambiamento.



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