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Il “no” di Biden ai jet all’Ucraina è un “non ancora”

Il presidente degli Stati Uniti ha risposto alla domanda sulla fornitura americana di aerei da guerra all’Ucraina. Come ha fatto intendere un funzionario dell’amministrazione americana, la proposta si sta facendo strada, ma non ha ancora raggiunto il livello dei vertici. Macron si discosta dall’intransigenza tedesca

Lunedì, alla domanda di un giornalista se gli Stati Uniti intendano inviare aerei da combattimento in Ucraina, il presidente Biden ha risposto “no”. Questo scambio di pochi secondi è stato sufficiente ad alimentare ulteriormente il dibattito sulla consegna di armi a Kiev, dopo che ai Leopard è seguita la richiesta di jet da parte di Zelensky.

Un funzionario statunitense interpellato sull’affermazione di Biden ha voluto dare un’interpretazione più sfumata: la risposta del presidente dovrebbe essere intesa come un “non ancora”. “Non c’è stata alcuna discussione seria e di alto livello sugli F-16”, ha riferito il funzionario, lasciando intendere che sulla questione si stia muovendo qualcosa a livello più basso dei vertici al momento.

Domenica il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato in un’intervista che la questione “nemmeno si pone”, rimarcando l’intransigenza della Germania sul fornire ulteriore equipaggiamento avanzato dopo la vicenda dei carri armati.

Di altro avviso il presidente francese Emmanuel Macron, che lunedì ha detto che la Francia “non esclude” l’invio di jet da combattimento, anche se ha posto alcune condizioni a riguardo. In particolare, che la fornitura di tali sistemi non indebolisca le capacità dell’esercito francese, e che non venga utilizzata per “toccare il suolo russo”. Quest’ultimo elemento è considerato un punto essenziale per evitare un’ulteriore escalation.

Come già riportato su Formiche.net, l’Ucraina si aspetta di ricevere presto gli aerei, in particolare da parte della Polonia che aveva già caldeggiato la possibilità. La questione è molto delicata, dato che nessuno tra i partner atlantici vuole scatenare un’escalation del conflitto, ma al contempo è necessario proseguire con il supporto materiale se si vuole evitare che Kiev soccomba di fronte alla prossima offensiva russa.


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