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Si sgonfia la disfida degli Ufo tra Usa e Cina. Segnali di forza e messaggi di distensione

La mossa di apertura del presidente Usa potrebbe essere letta sia ad uso esterno sia interno. Un modo per stemperare le tensioni prima che il Segretario di Stato Blinken e l’omologo cinese Wang si incontrino a Monaco. Oppure può essere una strategia per tranquillizzare chi teme un’escalation con la Cina e vorrebbe mantenere aperti dei canali di dialogo che sono già piuttosto stretti

Il presidente americano Joe Biden ha detto che gli Stati Uniti non hanno alcuna indicazione che i tre oggetti abbattuti negli scorsi giorni siano legati al programma di palloni spia cinesi e che probabilmente si trattava di strumenti scientifici di entità private. L’annuncio vuole probabilmente stemperare le tensioni sulla vicenda dopo che le relazioni tra Washington e Pechino sono scese ai minimi storici.

“Non sappiamo ancora esattamente cosa fossero questi tre oggetti, ma nulla al momento suggerisce che fossero legati al programma di palloni spia della Cina o che fossero veicoli di sorveglianza di qualsiasi altro Paese”, ha detto il presidente. Ha poi proseguito ricordando che l’attuale valutazione della comunità d’intelligence è che questi oggetti siano “molto probabilmente legati a società private, istituti ricreativi o di ricerca scientifica”.

Ciononostante Biden dice di non essere pentito dell’abbattimento: “Se un oggetto rappresenta una minaccia per la sicurezza del popolo americano, lo abbatterò”. La squadra presidenziale starebbe ora elaborando “regole più precise per il modo in cui tratteremo questi oggetti non identificati in futuro, distinguendo tra quelli che possono rappresentare rischi per la sicurezza che richiedono un’azione e quelli che non lo sono”.

In particolare, l’amministrazione si occuperà di redigere un inventario degli oggetti aerei senza equipaggio che si trovano sopra lo spazio aereo americano, di implementare ulteriori misure di rilevazione, di aggiornare le norme e i regolamenti per gli incontri di questo tipo e di stabilire norme globali condivise. Biden ha aggiunto che parlerà presto con Xi Jinping per andare “al fondo della questione”.

Venerdì la Cina ha risposto che gli Usa “non sono nella posizione di parlare di norme globali”. “La prassi internazionale prevede già leggi e norme internazionali in materia di aerei civili”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin. “Gli Stati Uniti hanno reagito in modo eccessivo e hanno abbattuto il pallone cinese con una forza eccessiva, non rispettando le leggi e le pratiche internazionali”. Il portavoce ha poi aggiunto di non avere “alcuna informazione” in merito a un potenziale colloquio Xi-Biden.

La mossa di apertura del presidente Usa potrebbe essere letta sia ad uso esterno sia interno. Potrebbe essere un modo per stemperare le tensioni prima che il Segretario di Stato Blinken – il cui viaggio in Cina era stato cancellato proprio per la faccenda del pallone – e l’omologo cinese Wang Yi si incontrino a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco in questi giorni. Oppure può essere una strategia per tranquillizzare chi teme un’escalation con la Cina e vorrebbe mantenere aperti dei canali di dialogo che sono già piuttosto stretti.

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