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Più cooperazione transatlantica in Difesa. In arrivo l’accordo Pentagono-Eda

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Il Consiglio ha approvato la bozza di accordo amministrativo tra l’Eda e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti volta a stimolare la cooperazione nel settore della Difesa, escludendo però lo sviluppo di capacità congiunte

In arrivo una nuova intesa in Difesa tra le due sponde dell’Atlantico. Il Consiglio europeo, come si evince da una nota, ha infatti approvato il progetto di accordo amministrativo tra l’Agenzia europea per la difesa (Eda) e il Dipartimento della difesa degli Stati Uniti (Us DoD), in vista della firma imminente. Obiettivo dell’accordo è fornire un quadro che permetta un più approfondito ed efficiente scambio di informazioni tra gli Usa e l’Ue in ambito militare, oltre che voler approfondire ed esplorare in profondità le opportunità di cooperazione tra le due Difese. Non solo, così si vuole anche dimostrare nuovamente la rilevanza strategica del partenariato transatlantico negli ambiti di Difesa e sicurezza, e confermare la visione per cui una Difesa europea più forte possa contribuire alla sicurezza globale in complementarietà con la Nato.

Rafforzare le cooperazioni militari

Tra gli ambiti in cui Stati Uniti e Unione europea intendono rafforzare la cooperazione bilaterale sul piano amministrativo spiccano un maggiore coinvolgimento reciproco nel dialogo e l’implementazione di diverse attività specifiche a 360 gradi. Da un lato, come racconta una nota diffusa dall’Agenzia, si tratterà di invitare il Dipartimento della Difesa Usa a partecipare alle riunioni del comitato direttivo dell’Eda e viceversa, oltre a prevedere la partecipazione alle sessioni aperte del Comitato europeo di standardizzazione della Difesa. Mentre, dall’altro, aumenteranno le sinergie su diverse attività, dalle consultazioni sulla registrazione delle sostanze chimiche all’impatto del cambiamento climatico sulla Difesa, dalle questioni relative alla supply-chain alla mobilità militare; con quest’ultima categoria si intendono le azioni per snellire il trasporto di attrezzature per la Difesa attraverso i confini europei cercando di superare gli esistenti ostacoli burocratici e tecnologici. Non rientrano nell’accordo, invece, le attività afferenti ai settori dello sviluppo delle capacità, della ricerca e della tecnologia.

Il contesto

La bozza di accordo amministrativo non è un fulmine a ciel sereno, ma arriva dopo anni in cui entrambe le parti hanno discusso sull’opportunità di far entrare il governo statunitense e il suo complesso industriale della Difesa nella cerchia dei progetti dell’Ue. L’accordo segue infatti quanto stabilito dalla dichiarazione del vertice Ue-Usa del 2021, occasione in cui i leader si erano impegnati proprio a lavorare per un accordo con l’Eda. A metà novembre 2021 il comitato direttivo dell’Eda aveva incaricato il capo dell’Agenzia di negoziare l’accordo, ma è stato solo di recente, a inizio dicembre dell’anno scorso, che una bozza di proposta è stata presentata ai ministri della Difesa in seno al comitato direttivo dell’Eda. L’accordo sarà pronto a entrare in vigore alla data di firma delle parti.

Possibili sviluppi

Una questione aperta riguarda invece i possibili sviluppi e risvolti di tale accordo. L’analista dell’Atlantic Council, Marie Jourdain, ad esempio, si è interrogata su “cosa significherà il nuovo accordo per la Pesco” – la Cooperazione strutturata permanente in materia di Difesa dell’Ue – riferendosi all’insieme di 60 distinti progetti di difesa dell’Ue che mirano a risolvere le carenze di capacità in tutti i settori militari. Questo perché, secondo una scheda informativa fornita dal Parlamento europeo, un accordo amministrativo tra l’Eda e un Paese extra-Ue è da considerarsi un “prerequisito” per la partecipazione alla Pesco. Come riporta anche Defense News, con il nuovo accordo che esclude qualsiasi attività di cooperazione finalizzata allo sviluppo di capacità o che coinvolga la ricerca e la tecnologia, molti progetti potrebbero rimanere chiusi alla partecipazione degli Usa.

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