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L’Ucraina vincerà, anche grazie all’Italia. Parla l’amb. Melnyk

“L’Ucraina ha lavorato con successo sia con il governo Draghi sia con quello Meloni. La recente visita del presidente del Consiglio è stata una conferma del sostegno italiano”, spiega il diplomatico. Che chiede agli alleati “la protezione dei nostri cieli, violati ogni giorno dai missili russi lanciati sulla popolazione civile”

La recente visita di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, è stata “una conferma” del sostegno italiano all’Ucraina. Lo dice Yaroslav Melnyk, ambasciatore ucraino in Italia, in questa intervista esclusiva a Formiche.net nel giorno dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina.

Questa settimana, quella del primo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, si è aperta con le visite a Kyiv di Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, e Giorgia Meloni, presidente del Consiglio. Come valuta la risposta occidentale in questi mesi?

Senza precedenti per crudeltà, la guerra della Russia contro l’Ucraina ha segnato una nuova realtà sia della politica internazionale che del diritto. L’ordine mondiale, minato da questa aggressione militare su vasta scala, ha costretto il mondo civilizzato a unirsi rapidamente per ripristinare i principi fondamentali della democrazia e del diritto internazionale sul territorio europeo. Ho spesso ripetuto che la guerra della Russia contro l’Ucraina è andata da tempo oltre i confini del nostro Stato. Quasi tutti i Paesi del continente sono diventati ostaggio delle ambizioni del Cremlino nel desiderio di riformare il sistema politico europeo consolidato secondo lo scenario russo. Pertanto, la risposta dei nostri partner è coordinata e unificata, e ne siamo sinceramente grati.

Com’è cambiato il rapporto con il nuovo governo in Italia?

Indipendentemente da quali forze politiche sono al potere in Italia, continueremo a cooperare con il Paese in tutte le direzioni per molti anni. L’Ucraina è molto grata ai partner italiani per la posizione incrollabile nel sostenere la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale del nostro Paese. Questo sostegno, lo abbiamo recepito con tutti i governi italiani. L’Ucraina ha lavorato con successo sia con il governo di Mario Draghi sia con quello di Giorgia Meloni. La recente visita del presidente del Consiglio italiano è stata solo una conferma di questo sostegno. Condividiamo i valori universali ed europei. Condividiamo i principi dello Stato, della società democratica e anche una visione comune di come dovrebbe essere un’Europa libera dalle ambizioni imperiali russe. Siamo anche sinceramente grati all’Italia per il sostegno politico di principio al percorso euro-atlantico dell’Ucraina. Sono sicuro che i rapporti tra Ucraina e Italia diventeranno più intensi e dinamici nel prossimo futuro.

Durante il suo recente viaggio in Europa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto forniture di caccia. A che punto sono i colloqui con i vari Paesi?

L’Ucraina ha bisogno di armi per proteggere la sua integrità territoriale dagli invasori russi e per riportare la pace in Europa il prima possibile. Rispondendo alla sua domanda, posso solo dire che le trattative sono in corso. Non appena i nostri partner internazionali prenderanno decisioni specifiche, sono sicuro che lo verrete a sapere immediatamente

E con l’Italia?

Per noi è fondamentale chiudere i cieli ucraini, perché la Russia non interrompe nemmeno per un minuto i bombardamenti sulle pacifiche città ucraine. La nostra gente muore ogni giorno. Il Cremlino sta deliberatamente compiendo il genocidio del popolo ucraino e non si fermerà finché non lo respingeremo decisivamente. E per questo abbiamo bisogno di armi. Abbiamo bisogno di aerei da caccia e missili a lungo raggio che hanno i nostri partner.

La Cina ha recentemente annunciato un piano di pace per quella che definisce “crisi” in Ucraina. Considerato anche il partneriato “senza limiti” siglato dai leader Xi Jinping e Vladimir Putin un anno fa, pochi giorni prima dell’inizio dell’invasione russa, l’Ucraina considera la Cina un possibile mediatore credibile?

Iniziando la guerra in Ucraina, la Russia ha violato le norme fondamentali delle relazioni internazionali, ha violato l’ordine mondiale e ha causato una serie di crisi e conflitti politici. Ha colpito il mondo intero. Indubbiamente, vorremmo molto che la Cina si schierasse con l’Ucraina nella protezione della stabilità, della sicurezza e della pace mondiali e costringesse la Russia ad abbandonare i suoi piani aggressivi per conquistare l’Ucraina. Spero che l’élite politica della Cina faccia valutazioni pragmatiche e prenda decisioni razionali per evitare che la guerra della Russia contro l’Ucraina evolva in un conflitto globale.

Il governo italiano è molto impegnato sulla ricostruzione dell’Ucraina. Da dove partire?

C’è un notevole impegno delle imprese italiane per la ricostruzione postbellica del nostro Paese. Molto presto si terrà a Roma una conferenza bilaterale dedicata alla ricostruzione che mirerà direttamente a unire l’industria e l’imprenditoria italiana con i partner ucraini. Per noi è particolarmente importante stabilire una cooperazione produttiva a livello istituzionale e governativo. Naturalmente, i principali settori che necessitano urgentemente di ricostruzione e ammodernamento sono infrastrutture critiche, collegamenti stradali e sistemi energetici. Anche il settore agricolo ucraino deve essere migliorato. Ci sono poi la modernizzazione delle catene logistiche tra Ucraina e Italia, nonché la possibile localizzazione della produzione italiana di macchinari agricoli in Ucraina. Quindi, come potete vedere, i piani sono ambiziosi, a lungo termine e promettenti per entrambe le parti.

Un elemento cruciale per gli Stati Uniti e l’Unione europea è la lotta alla corruzione, fondamentale guardando alla ricostruzione e anche per l’eventuale ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea. Abbiamo assistito a diversi licenziamenti nelle ultime settimane nel governo ucraino. Quali sono i prossimi passi che il governo intraprenderà per affrontare e prevenire la corruzione?

Parliamo di sfortunati casi individuali che possono capitare in qualsiasi Paese. E purtroppo il nostro Paese non ha fatto eccezione. Allo stesso tempo, avete potuto vedere che la leadership politica ucraina ha reagito rapidamente agli incidenti menzionati, perché per noi è fondamentale prevenire il confronto all’interno del Paese e evitare la presenza di tali persone al potere. L’Ucraina è un Paese democratico che rispetta lo stato di diritto, quindi chiunque sia colpevole di determinati crimini davanti allo Stato e al popolo ucraino subirà sicuramente una giusta pena. Paghiamo ogni giorno un prezzo troppo alto per le nostre scelte europee e non permettiamo che tali storie ci screditino di fronte ai nostri partner internazionali. Attualmente, tutta l’Ucraina sta lavorando insieme per un unico obiettivo: la liberazione del nostro Paese dagli occupanti e la vittoria.


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