Il governo è nelle fasi finali della decisione sui successori di Haruhiko Kuroda e dei due vice governatori alla Banca centrale giapponese. Le nomine saranno presentate al parlamento alla fine di questo mese. Cosa vuol dire per l’economia del Paese e chi sono i candidati
Su questa testata, si è spesso seguita con attenzione la politica monetaria degli Stati Uniti e dell’area dell’euro. Come, peraltro, in altre testate, si è poco trattato della politica monetaria che incide non poco sull’area del Pacifico e sulla finanza internazionale. In questi giorni, dovrà essere nominato il nuovo governatore della Bank of Japan (Boj), poiché termina il mandato di Haruhiko Kuroda, il quale è sulle soglie degli 80 anni di età (ne ha circa 79).
Haruhiko Kuroda ha avuto una lunga carriera al ministero dell’Economia e delle Finanze del Sol Levante ed è stato anche presidente della Banca asiatica di sviluppo, veste nella quale ho avuto l’occasione di incontrarlo. La sua nomina nel febbraio 2013 da parte del governo entrante del primo ministro Shinzō Abe era allora attesa. Allo stesso tempo sono stati nominati anche Kikuo Iwata – un duro critico delle passate politiche della Boj – e Hiroshi Nakaso, un alto funzionario della Boj responsabile degli affari internazionali, come due vice di Haruhiko Kuroda. L’ex governatore, Masaaki Shirakawa, ha lasciato nel marzo 2013. Haruhiko Kuroda è stato un sostenitore di una politica monetaria più accomodante.
Spifferi che da Tokyo raggiungono Francoforte e da lì Via Nazionale, sussurrano che il governo giapponese ha sondato l’attuale vice governatore Boj Masayoshi Amamiya per succedere all’uscente Haruhiko Kuroda come governatore della banca centrale. Lo ha anche scritto, con formula dubitativa, il quotidiano Nikkei il 7 febbraio, citando fonti anonime del governo. Il governo è, comunque, nelle fasi finali della decisione sui successori di Haruhiko Kuroda e dei due vice governatori. Le nomine saranno presentate al parlamento alla fine di questo mese. A domanda sul servizio del Nikkei, il ministro delle finanze Shunichi Suzuki ha detto ai giornalisti di non aver sentito che il governo aveva offerto ad Amamiya l’incarico.
Il primo ministro Fumio Kishida, che ha l’autorità e la responsabilità di scegliere il prossimo governatore della Boj, ha detto ai giornalisti che avrebbe continuato a considerare il miglior candidato per il lavoro, suggerendo che non era stata presa alcuna decisione finale. Il prossimo capo della Boj dovrà affrontare il delicato compito di normalizzare la politica monetaria ultra-accomodante, che sta attirando crescenti critiche in quanto distorsiva del mercato. Un banchiere centrale di carriera che ha redatto molti degli strumenti di allentamento monetario della Boj, Amamiya è visto dai mercati come uno dei principali contendenti per assumere il ruolo di prossimo governatore.
Le proposte di nomine saranno presentate dal governo al Parlamento alla fine di questo mese, L’approvazione è data per scontata poiché la coalizione di governo ha una solida maggioranza.
Sino a qui le informazioni. Veniamo alle interpretazioni. Masayoshi Amamiya è sempre stato al fianco di Haruhiko Kuroda, per circa cinquanta anni. Ove nominato, continuerà, verosimilmente, la politica monetaria accomodante del suo predecessore, anche se a) l’inflazione (pur a un timido 4% l’anno in dicembre) è al livello più alto degli ultimi 41 anni e b) la dinamica prezzi-salari (quindi, l’impatto dell’inflazione sulle aspettative) sta incidendo non poco sui rinnovi dei contratti collettivi di lavoro (in alcuni casi ci sono stati aumenti ben del 40% ai gradini più bassi della scala salariale).
Amamiya non è l’unico candidato. All’interno della coalizione di governo, c’è chi preme per una svolta. Il loro candidato preferito è Yamaguchi Hirohide. Banchiere centrale di carriera con una profonda esperienza nella stesura della politica monetaria, Yamaguchi è stato vice governatore per cinque anni fino al 2013. Ha servito sotto l’ex governatore Masaaki Shirakawa, che è stato criticato da Abe e Kuroda per essere stato troppo cauto nel prendere misure radicali per tirare il Giappone fuori dalla deflazione. Da quando è in pensione dalla Boj, Yamaguchi ha criticato la politica monetaria di Haruhiko Kuroda in quanto basata eccessivamente sul postulato secondo il quale le banche centrali possono influenzare la percezione di famiglie, imprese e banche. Con lui al timone, la Boj farebbe una vera e propria svolta che si avvertirebbe sui mercati.
Il terzo candidato è Hiroshi Nakaso, il quale – come si è accennato- è stato il vice di Haruhiko Kuroda, per la prima metà del mandato di quest’ultimo. Da acceso sostenitore delle politiche monetarie espansioniste, ne è rimasto deluso ed ha lasciato la Boj dandosi alla consulenza in materia di finanza internazionale. È convinto della necessità che la politica monetaria venga accompagnata da riforme strutturali, quali portare l’età della pensione dai 65 ai 70 anni, età a cui vanno già adesso in quiescenza otto milioni di giapponesi l’anno.